Spa da 900 metri quadri per il nuovo hotel Ampezzo

cortina
La prima pietra dell’hotel Ampezzo è stata posata venerdì al Lab 20.21 in via Cesare Battisti, spazio legato al mondo dell’Architettura e del Design scelto dallo studio Boni per ufficializzare l’imminente inizio dei lavori all’Hotel Ampezzo. Una prima pietra virtuale, ovviamente, in attesa di quella vera, che sarà a brevissimo, entro settembre.
«Una ferita a cielo aperto nel centro di Cortina, assieme all’Hotel Italia» come ha sottolineato Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina, riferendosi ai due alberghi fatiscenti che oramai da oltre dieci anni danno mostra di sé come dei ruderi in pieno centro. Ghedina aveva emesso un’ordinanza di copertura e messa in sicurezza dei due alberghi, nel mese di luglio, e, mentre l’Hotel Italia ancora non si è mosso, la proprietà dell’Ampezzo ha allestito intorno all’albergo un’impalcatura su cui sono stati affissi dei teloni pubblicitari relativi ai Mondiali di sci del 2021. Ghedina è quindi il primo ad essere soddisfatto sia della copertura, sia sull’inizio lavori. «L’obiettivo dei Mondiali è una tappa importante per lo sviluppo di Cortina, e anche il privato sta facendo la sua parte. Oltre ai molti progetti del Comune, c’è un grande fermento della parte alberghiera. In questo caso ci sono tutte le caratteristiche di un progetto valido: niente residenza turistica alberghiera, nessun appartamento, come invece si tende per fare cassa. La proprietà è russa, e per Cortina è un’occasione per avere un aggancio con il turismo russo».
Ad illustrare il progetto l’architetto Elena Sandre, nel ruolo di portavoce dello studio Boni, di Domegge di Cadore, che ha redatto il progetto: «L’albergo verrà interamente demolito e ricostruito; sulla facciata esterna verrà mantenuto lo stile dei grandi alberghi dell’epoca in cui venne costruito, gli anni Venti. Si è optato per spazi grandi a disposizione degli ospiti, 88 metri quadri per persona, un parametro molto alto. Il ristorante avrà dai 120 ai 150 coperti, mentre l’accoglienza sarà di 95 camere. Alla spa saranno dedicati 900mq. La parte più consistente dei lavori consiste negli interrati, dove verranno messi tutti gli impianti a servizio dell’albergo, oltre al garage. Rispetto al volume dell’hotel attuale, è stato richiesto un ampliamento di 1.500 mq. Chiuso nel 2003 come albergo 3 stelle e 137 ospiti, aprirà come un 4 stelle superior o 5 stelle. Sul lato opposto della strada verrà costruito un padiglione per gli eventi a servizio dell’albergo, ma anche degli esterni».
Lo studio Boni ha già lavorato con la proprietà russa dell’hotel Ampezzo con l’ampliamento dell’Hotel Lajadira, sempre a Cortina. Alla presentazione era presente anche il Consigliere regionale del Veneto Stefano Valdegamberi, che mantiene i rapporti con la Federazione russa. «Questo è un momento di svolta per Cortina, che vogliamo riportare ai massimi livelli. Per i Russi l’Italia è il posto dei sogni, ed è un luogo per attrarre investimenti, come in questo caso. Da parte mia c’è il massimo appoggio a questo tipo di iniziative». —
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