Soldi alle aree di confine Roccon “bacchetta”

CASTELLAVAZZO. Tanta soddisfazione ma anche bacchettate a quei Comuni e a quei parlamentari bellunesi che sono rimasti alla finestra. Il sindaco di Castellavazzo Franco Roccon non le manda a dire, dopo l’ufficializzazione dei contributi del Fondo Letta per le aree di confine.
«Ci sono voluti quasi quattro anni d’intenso lavoro e di continui rapporti con il ministero e con alcuni parlamentari, anche della Lombardia e del Piemonte», dice Roccon, «per vederci assegnare i fondi che il decreto legge 81 del 2007, dedicava alle aree svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale. Nel Bellunese sono circa 17 milioni di euro che entro il mese di ottobre saranno nelle casse dei 29 comuni confinanti, anche di quelli che non si sono mai impegnati come ad esempio Rocca Pietore, che ora possono investire a breve termine in opere pubbliche e servizi alla persona».
«Soldi che indubbiamente daranno una boccata d’ossigeno alle nostre imprese locali», dice Roccon, «oltre che veder realizzate opere che solo in parte mitigano il grande divario con le regioni del Friuli e del Trentino. Mi preme ringraziare tutti i sindaci bellunesi che a suo tempo mi hanno dato fiducia nell’assegnarmi il gravoso e incognito lavoro di portare a conclusione una vicenda che era ferma nella burocrazia romana. Naturalmente gli incontri e la pressione che abbiamo esercitato da sindaci nelle manifestazioni di Milano e di Roma hanno dato una svolta all’intera vicenda che è andata in porto anche grazie al lavoro di alcuni parlamentari, tra cui mi preme ringraziare l’onorevole Paniz e i senatori Vaccari e Divina, l’assessore della Regione Ciambetti e il dirigente Enti locali Gasparin, per il costante affiancamento alle nostre rivendicazioni. Purtroppo altri parlamentari erano latitanti dal problema e dalle nostre giuste rivendicazioni».
«Avranno il modo di riscattarsi», dice ancora il sindaco di Castellavazzo, «supportando la richiesta di prolungare per altri due anni i contributi, che come sindaci dell’Associazione di Comuni Confinanti abbiamo esposto al ministero Affari regionali nell’ultimo incontro di giovedì scorso, assieme all’altra importante richiesta di esentare i finanziamenti ricevuti dal Patto di stabilità».
Intanto i Comuni di confine si preparano a mettere a frutto il finanziamento. Così, ad esempio, Santo Stefano di Cadore, Lorenzago, Tambre, Sappada useranno i circa 800.000 euro che riceveranno ciascuno per progetti di promozione turistica. Ospitale di Cadore li userà per la Via dei Papi, Castellavazzo per il sistema museale, Perarolo per interventi coordinati turistico - ricreativi. Vigo userà gli 800.000 euro per la riqualificazione urbana del paese.
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