Sito lascia la minoranza e pensa alle elezioni

AGORDO. Lascia la guida della minoranza, ma mira a quella della maggioranza dal 2014 al 2019. Lunedì sera in consiglio comunale, Claudio Sito ha annunciato le sue dimissioni da capogruppo di...
- Il gruppo di opposizione in consiglio comunale ad Agordo
- Il gruppo di opposizione in consiglio comunale ad Agordo

AGORDO. Lascia la guida della minoranza, ma mira a quella della maggioranza dal 2014 al 2019.

Lunedì sera in consiglio comunale, Claudio Sito ha annunciato le sue dimissioni da capogruppo di minoranza, carica che aveva ereditato dopo che Rizieri Ongaro, candidato sindaco alle elezioni nel 2009, aveva lasciato il consiglio nel novembre 2010. Il testimone è passato a Gian Pietro Guadagnini che diventa il terzo capogruppo dell'opposizione in questi quattro anni di legislatura. Basterebbe questo per dire che qualcosa nel gruppo che aveva puntato tutto sull'ex presidente della Cm e sull'unione delle due anime di Agordo Viva e Agordo Domani per scalzare Gavaz dallo scranno più alto del municipio, non ha funzionato. Forse sono gli stessi risultati a cui è giunta l'analisi di Sito, cooptato in extremis nella lista per volontà di Ongaro e che poi aveva fatto il pieno di voti. Per questo una volta che Ongaro aveva dato le dimissioni, la responsabilità di guidare il gruppo era passata sulle sue spalle. Tuttavia non deve essere stato facile tenere unite le varie sensibilità dell'opposizione se, senza motivo ben preciso, Sito dice basta.

Una decisione di cui il resto della minoranza ha preso atto con molta freddezza, senza una sola parola di commento durante la seduta. Situazione che sembra dunque il preludio a una rottura del centro-destra agordino in vista delle elezioni del 2014. Sito non nega che un pensierino lo starebbe facendo. «C'è un'idea, un'idea all'insegna di un progetto totalmente civico. Lasciamo passare l'estate, poi semmai ne riparleremo». Messa così, dunque, le dimissioni di Sito potrebbero essere lette come un modo con cui l'ex capogruppo vuole prendere le distanze da una squadra di cui non condivide più le idee. Dall'altra parte anche l'attuale maggioranza dovrà scegliere un nuovo cavallo da corsa: Gavaz, al secondo mandato, non può candidarsi.

“El Broi” cercherà di convincere il vice sindaco Sisto Da Roit, da sempre in prima linea sul fronte della battaglia sulla sanità. Chiunque si cimenterà alla guida della prossima amministrazione, tuttavia, si troverà di fronte una realtà economica tutt'altro che florida, come ha spiegato lunedì lo stesso Da Roit nella discussione sul consuntivo 2012.

«Per Agordo» ha detto «il famoso federalismo municipale significano 244 mila euro in meno dal 2011 ad oggi. Non ha portato alcun vantaggio, alcuna redistribuzione delle risorse, anzi siamo tornati ai livelli del 2005, ma intanto sono successe tante cose. Per noi tutto ciò ha determinato un blocco delle entrate a fronte di un aumento delle spese. Se le cose non cambiano qui basterà un commissario e comunque l'obiettivo principale sarà quello di tenere i servizi esistenti». Per il nuovo capogruppo dell'opposizione, Gian Pietro Guadagnini, questa situazione porta con sé la necessità di un radicale cambio di prospettiva che deve guardare all'unione dei comuni. «Essere obbligati a unire le comunità con popolazione sotto i 3 mila abitanti dovrebbe farci capire che questa è la strada che può dare delle risposte in presenza di qualcosa che non riusciamo più a controllare».

Gianni Santomaso

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