«Sistemateci la strada che porta in Val da Rin»

Lozzo. A 20 giorni dalla frana continua l’isolamento dei rifugi Baion e Ciareido Dai gestori un’alternativa «più rapida ed economica» ai lavori verso Pian dei Buoi

LOZZO. I gestori dei rifugi Baion e Ciareido tornano a far sentire la loro voce. A due settimane dalla frana che ha ostruito la strada d'accesso a Pian dei Buoi, costringendo le due attività ad una sorta di isolamento forzato, Dino Nassivera ed Enzo Dal Pont tornano a chiedere aiuto alle istituzioni locali affinché si possa trovare, in tempi celeri, una soluzione per riportare gente in quota. E lo fanno allungando l'occhio verso la Val da Rin che oggi, con la strada che da Lozzo sale a Pian dei Buoi ostruita in più punti dalla frana, rappresenta l'unica ancòra di salvezza.

«Ragionare su come migliorare la viabilità lungo la strada che sale dalla Val da Rin oggi rappresenta la soluzione più ragionevole», commenta Dino Nassivera, gestore del rifugio Baion (che, a differenza del vicino Ciareido, è in territorio di Domegge), «si tratta di una strada silvo pastorale e dunque non asfaltata, con tutte le difficoltà che ne conseguono. Non basta avere un fuoristrada per affrontarla, serve anche una certa dimestichezza con la guida in montagna. Eppure, con un intervento di migliorìa generica, l'accesso diventerebbe più semplice per tutti ridando fiato alla vita di Pian dei Buoi, oggi a tutti gli effetti isolata dal resto del Cadore».

Il comune di Lozzo in tal senso si è già attivato procedendo ad aprire la strada della Val da Rin al transito dei fuoristrada; strada che precedentemente alla frana era invece soggetta a permessi rigorosi.

«Per raggiungere Pian dei Buoi dalla Val da Rin sono sei chilometri che richiedono un tempo di percorrenza inferiore alla mezz'ora», prosegue Dino Nassivera, «niente a che vedere con la strada, seppur asfaltata, che sale da Lozzo:lì i chilometri sono 15 e richiedono un tempo di percorrenza superiore all'ora. Ipotizzare una sostanziale opera di miglioramento della strada sul versante della Val da Rin non è utopistico, sicuramente i tempi di realizzazione sarebbero inferiori e i costi minori rispetto a quelli che serviranno per sistemare la strada da Lozzo».

L'appello di Nassivera, sposato da Dal Pont, è accorato.

«Puntavamo a chiudere la stagione estiva ad ottobre, ora speriamo di essere operativi al 100% in primavera».

Gianluca De Rosa

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