S’incendia l’auto nell’officina Citroen due gli ustionati

Sono intervenute le squadre interne della concessionaria Manzotti: «Bravi tutti. Non avevo mai visto una cosa simile»
Di Cristina Contento
Incendio nell' officina manzotti di ponte nelle alpi. il signor manzotti
Incendio nell' officina manzotti di ponte nelle alpi. il signor manzotti

PONTE NELLE ALPI. Si incendia l’auto nella officina della concessionaria Citroen: ustioni a mani e volto per due meccanici, ricoverati con prognosi comunque non pesantissime. Si tratta di Mario Sperti, alpagoto, che si trovava davanti al vano motore di un’auto al momento dell’incendio, e di Lucindo De Gasperin, zumellese, accorso con l’estintore, assieme alla squadra antincendio della concessionaria, per aiutare il collega a spegnere quel pericolosissimo focolaio. A entrambi sono state diagnosticate ustioni di secondo grado.

L’incidente sul lavoro è avvenuto giovedì pomeriggio nella concessionaria Citroen Manzotti di Ponte: erano le 16, due meccanici stavano valutando i problemi di una Citroen C2, già di qualche anno. Il proprietario aveva lamentato la difficoltà a farla ripartire e alla concessionaria l’auto era stata portata col carro attrezzi. La C2 era stata sistemata sul ponte dell’officina, il motore era acceso. I due dipendenti stavano facendo la diagnosi: un meccanico era alla consolle per controllare telematicamente la funzionalità dei circuiti, oltre all’ipotetico guasto; l’altro, Mario Sperti, si trovava di fronte al vano motore perchè stava intervenendo sulla vettura. A un certo punto c’è stato un principio di incendio; l’auto, a benzina, avrebbe potuto fare il botto, mandando in aria parte della concessionaria. Un pericolo che andava smorzato sul nascere: Sperti ha cercato di intervenire, ma è stato investito da un ritorno di fiamma a volto e mani; lo stesso per De Gasperin, che è arrivato sul posto con la squadra antincendio munita di estintori.

Le fiamme sono state spente e i due colleghi sono stati accompagnati dagli stessi dipendenti della Manzotti al pronto soccorso di Belluno, dove sono stati medicati; poi il ricovero: Mario Sperti è stato trattenuto all’ospedale di Belluno, De Gasperin è stato invece trasferito a Padova, visto che a Belluno non c’era più posto. Per entrambi prognosi non elevate: una decina di giorni per il primo e massimo una ventina per l’altro.

«Li ho sentiti entrambi», spiega il titolare della concessionaria Citroen, Manzotti: «Per fortuna non sono rimasti feriti gravemente. Lunedì i medici decideranno per entrambi se sarà il caso di fare ulteriore pulizia sui dorsi delle mani, che portano un po’ i segni delle fiammate dell’altro pomeriggio. C’è stato un principio di incendio e sono intervenuti il meccanico e la squadra che abbiamo all’interno. Devo dire che sono stati tutti molto bravi, perchè altrimenti saremmo qui a parlare di una tragedia: una vettura a benzina che prende fuoco in un luogo chiuso è terrorizzante, invece i danni sono stati limitati a quelli materiali della vettura dalla quale è partito l’incendio e che è andata in fumo. Anche i due nostri meccanici, due persone molto esperte, non sono rimasti gravemente feriti: mi sono accertato personalmente delle loro condizioni. Nel momento dell’emergenze è stata prestata loro la prima assistenza sanitaria, poi li abbiamo portati noi al pronto soccorso. Abbiamo quindi la fortuna di avere un impianto antincendio in una officina moderna, ma è il nostro personale a essere stato bravo. Grazie anche ai corsi sulla sicurezza e di soccorso che abbiamo fatto seguire: questa è la riprova che, quando si presenta il problema, si capisce quanto sia importante la formazione del personale. E d’altronde, in 50 anni di attività, io non avevo mai visto una cosa del genere».

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