S’incendia l’auto nell’officina Citroen due gli ustionati

PONTE NELLE ALPI. Si incendia l’auto nella officina della concessionaria Citroen: ustioni a mani e volto per due meccanici, ricoverati con prognosi comunque non pesantissime. Si tratta di Mario Sperti, alpagoto, che si trovava davanti al vano motore di un’auto al momento dell’incendio, e di Lucindo De Gasperin, zumellese, accorso con l’estintore, assieme alla squadra antincendio della concessionaria, per aiutare il collega a spegnere quel pericolosissimo focolaio. A entrambi sono state diagnosticate ustioni di secondo grado.
L’incidente sul lavoro è avvenuto giovedì pomeriggio nella concessionaria Citroen Manzotti di Ponte: erano le 16, due meccanici stavano valutando i problemi di una Citroen C2, già di qualche anno. Il proprietario aveva lamentato la difficoltà a farla ripartire e alla concessionaria l’auto era stata portata col carro attrezzi. La C2 era stata sistemata sul ponte dell’officina, il motore era acceso. I due dipendenti stavano facendo la diagnosi: un meccanico era alla consolle per controllare telematicamente la funzionalità dei circuiti, oltre all’ipotetico guasto; l’altro, Mario Sperti, si trovava di fronte al vano motore perchè stava intervenendo sulla vettura. A un certo punto c’è stato un principio di incendio; l’auto, a benzina, avrebbe potuto fare il botto, mandando in aria parte della concessionaria. Un pericolo che andava smorzato sul nascere: Sperti ha cercato di intervenire, ma è stato investito da un ritorno di fiamma a volto e mani; lo stesso per De Gasperin, che è arrivato sul posto con la squadra antincendio munita di estintori.
Le fiamme sono state spente e i due colleghi sono stati accompagnati dagli stessi dipendenti della Manzotti al pronto soccorso di Belluno, dove sono stati medicati; poi il ricovero: Mario Sperti è stato trattenuto all’ospedale di Belluno, De Gasperin è stato invece trasferito a Padova, visto che a Belluno non c’era più posto. Per entrambi prognosi non elevate: una decina di giorni per il primo e massimo una ventina per l’altro.
«Li ho sentiti entrambi», spiega il titolare della concessionaria Citroen, Manzotti: «Per fortuna non sono rimasti feriti gravemente. Lunedì i medici decideranno per entrambi se sarà il caso di fare ulteriore pulizia sui dorsi delle mani, che portano un po’ i segni delle fiammate dell’altro pomeriggio. C’è stato un principio di incendio e sono intervenuti il meccanico e la squadra che abbiamo all’interno. Devo dire che sono stati tutti molto bravi, perchè altrimenti saremmo qui a parlare di una tragedia: una vettura a benzina che prende fuoco in un luogo chiuso è terrorizzante, invece i danni sono stati limitati a quelli materiali della vettura dalla quale è partito l’incendio e che è andata in fumo. Anche i due nostri meccanici, due persone molto esperte, non sono rimasti gravemente feriti: mi sono accertato personalmente delle loro condizioni. Nel momento dell’emergenze è stata prestata loro la prima assistenza sanitaria, poi li abbiamo portati noi al pronto soccorso. Abbiamo quindi la fortuna di avere un impianto antincendio in una officina moderna, ma è il nostro personale a essere stato bravo. Grazie anche ai corsi sulla sicurezza e di soccorso che abbiamo fatto seguire: questa è la riprova che, quando si presenta il problema, si capisce quanto sia importante la formazione del personale. E d’altronde, in 50 anni di attività, io non avevo mai visto una cosa del genere».
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