Silvia, Anna e il grido delle bamboline nude

BASSANO DEL GRAPPA. Ottocento bamboline di plastica nude, simili alle Barbie, sparse sul selciato di Piazza della Libertà a Bassano del Grappa. Accadrà sabato alle 16, nell’ambito della 32esima edizione di Operaestate Festival. L’evento è una sorta di cocktail tra l’arte visiva di Anna Piratti, nata del Veneziano ma da padovana di adozione, e l’arte performativa di Silvia Gribaudi, torinese e residente nel Veneziano, che si fondono insieme nell’idea originale. Lo spettacolo si intitola “Toys? Move on!”.
«Per questa scenografia» spiega Anna Piratti «utilizzeremo queste bamboline, più piccole e più leggere rispetto alle classiche Barbie, che non saranno appoggiate ma gettate a terra, finendo scomposte e senza abiti. La nostra è una scelta ben precisa, nel senso che il messaggio che vogliamo far passare è quella di “elementi” fragili e indifesi, simbolo delle difficoltà delle donne di tutto il mondo».
«Molte donne e bambine in tutto il mondo» continua «sono trattate come merce, trafficate da un paese all’altro e vendute come fossero giocattoli. Di qui l’idea di questo spettacolo-performance che viene proposto a questi livelli per la prima volta in assoluto».
In questo appuntamento di Operaestate Festival sarà fondamentale il coinvolgimento del pubblico: «Inviteremo i passanti» sottolinea Piratti «a raccogliere una bambola alla volta e a prendersene cura, vestendola con un abito di fortuna, per poi adagiarla in un posto sicuro, ridandole dignità di persona. Le bamboline vestite saranno poi sistemate in un’altra area della piazza. In alcuni contenitori metteremo pezzi di stoffa, tessuti di fortuna e laccetti per coprire anche con un semplice fazzoletto le bamboline. Lasceremo poi alla fantasia della gente di agire come vuole». «Chiederemo anche di non portare via le bamboline» precisa l’artista «ma se ne perderemo qualcuna non c’è problema».
Questo appuntamento segna anche il ritorno in Italia di Silvia Gribaudi, dopo l'esperienza internazionale delle scorse settimane all'Edinburgh Fringe Festival nel primo showcase dedicato alla danza contemporanea italiana. Con lei, in quell’occasione c’era anche Chiara Frigo, coreografa e performer veronese, che domenica alle 21 sul palco del Teatro Remondini presenta “Suite-Hope” all'interno della sezione “Spring Forward”, la vetrina del network internazionale Aerowaves del Festival bassanese: il suo spettacolo è stato selezionato insieme ad altri 14 tra più di 600 proposte internazionali. “Suite-Hope” parte da una riflessione e da alcune domande legate al tema della speranza e della sua attualità nella realtà contemporanea.
Entrambi gli spettacoli sono co-produzioni dell’Associazione culturale Zebra, fondata nel 2011 da Frigo e Gribaudi insieme alla coreografa Giuliana Urciuoli, struttura condivisa con obiettivi di sviluppo culturale territoriale, nazionale e internazionale.
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