Sicurezza del volo, il Cnsas soddisfatto
Bristot: «Progetto di legge che va nella giusta direzione»

La tragedia di Rio Gere
CORTINA.
L'immagine della tragedia di Falco è ancora nitida. Era il 22 agosto 2009 quando a Rio Gere, vicino a Cortina, il rotore dell'elicottero del Suem 118 urtò contro dei cavi. Quell'incidente costò la vita a 4 uomini: al pilota Dario De Felip, al medico Fabrizio Spaziani, al volontario del Cnsas Stefano Da Forno e al tecnico di elisoccorso Marco Zago. Il Pdl ha presentato l'altro ieri in seconda commissione consiliare a Venezia la proposta di legge sulle norme per la sicurezza dei mezzi aerei impiegati nelle attività antincendio, di protezione civile e di soccorso sanitario. Soddisfatto il soccorso alpino perchè la proposta di legge si occupa del problema, anche se a due anni di distanza dall'incidente. «Il Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi», afferma Fabio "Rufus" Bristot, «esprime grande soddisfazione per la presentazione del progetto di legge che ricalca i principi evidenziati pubblicamente anche recentemente dallo stesso Cnsas. Questi principi intendono garantire, una volta che la legge sarà applicata a regime, la tutela e la salvaguardia di tutti gli equipaggi che utilizzano l'elicottero per finalità di carattere istituzionale. Non solo, quindi, il servizio di elisoccorso della Regione Veneto, che in ogni caso effettua oltre 2.000 missioni all'anno ed è quindi l'attività maggiormente coinvolta, ma anche i servizi di antincendio, quelli del lavoro aereo ed in genere tutte le attività svolte dalla pubblica amministrazione. Il progetto di legge, attraverso la creazione di una forte sinergia delle direzioni regionali interessate e degli enti a loro volta coinvolti in questa problematica, dovrà dare maggiori sicurezze e garanzie al volo soprattutto per quanto attiene gli ostacoli orizzontali (cavi, teleferiche) che da sempre rappresentano l'autentica minaccia per i piloti. Le statistiche parlano chiaro, ancorché siano fatte per largo difetto mancando dati certi: solo negli ultimi anni vi sono stati 33 incidenti dovuti ad impatti con i cavi, con 31 morti, 19 feriti e 18 illesi». (s.s.)
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