Sì definitivo all’ostello Le minoranze attaccano

AGORDO. «Dodici stanze, 37 posti letto e pochi parcheggi? Mi sembra un progetto sottodimensionato rispetto agli oltre 5 milioni di euro che vengono investiti: se arriva una corriera con 50 persone dove andranno a dormire?».
Nel consiglio comunale di Agordo di ieri sera è stato approvato il progetto definitivo per la costruzione dell'ostello che sostituirà la cosiddetta "ala nuova" che un tempo ospitava gli studenti dell'istituto minerario e del liceo in via 5 maggio. Un'approvazione che ha però visto l'astensione delle minoranze che hanno espresso tutte le loro perplessità su alcune caratteristiche dell'opera che verrà realizzata con 5.132.000 euro ai quali si sommano i 768 mila euro (tutti provenienti dai Fondi di confine per il progetto sovracomunale di valorizzazione turistica della Conca Agordina) per la ristrutturazione della parte strutturale della sede storica del Follador che verrà adibita a museo.
«L'errore che ha fatto la precedente amministrazione - ha detto il consigliere di minoranza di ImmaginiAmo Agordo, Giulio Favretti - è stato quello di dividere i due progetti. Ciò ha causato tante problematiche. Inoltre trovo che la sproporzione di costi tra i due edifici sia un errore madornale».
Favretti è poi entrato nel merito del progetto dell'ostello. «Bene sotto il punto di vista architettonico, ma sono perplesso per i cinque milioni per sole 12 stanze con soli 37 posti letto. I parcheggi inoltre sono insufficienti: avete tolto i 14 interrati, ma allora almeno si potevano sistemare quelli sul Lungorova e della piscina. Se arriva un pullman dove va a parcheggiare?».
Il sindaco Sisto Da Roit ha spiegato che in un primo progetto erano previsti 50 posti letto. «Poi - ha detto - abbiamo incontrato le associazioni legate alla storia e alla cultura mineraria che hanno evidenziato come, a parer loro, fosse necessaria, al fine di tenere vivo il museo, una sala per attività ed eventi ad hoc. Creare questo spazio ha però comportato la riduzione dei posti letto».
Scelta non condivisa dal consigliere Roberto Chissalè (ImmaginiAmo Agordo) che ha evidenziato come Agordo sia già dotata di varie sale conferenze. Egli ha poi portato l'attenzione sulla futura gestione. «Qui vicino - ha detto - abbiamo l'esempio dell'ostello di Valle Imperina che non è mai decollato e che ha conosciuto tanti cambiamenti di gestione. Occorrerà far sì che il nuovo ostello, per il quale vengono stanziati tanti soldi venga usato e valorizzato: diciamo no a cattedrali nel deserto».
Interventi, quelli di Favretti e di Chissalè, che hanno trovato l'appoggio anche del consigliere di minoranza di Agordo Casa Comune, Paolo Selva Moretti. «Con quei soldi ha detto - si poteva fare un hotel 4 stelle».
Il sindaco Da Roit ha condiviso con Favretti le riserve sulla separazione dei due progetti. «Si sarebbero potuti trasferire soldi da una parte all'altra - ha infatti detto - non so se siano tanti i 5 milioni per l'ostello, di certo sono pochi i 768 mila euro per il museo».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi