Sfilate e premi, primo giorno del raduno degli alpini a Feltre

Un premio all’alpinità. La due giorni del raduno del Battaglione Feltre e del gruppo artiglieria da montagna Agordo ha raccolto ieri lo spirito alpino nella consegna del riconoscimento “La penna alpina per la nostra montagna”, in attesa della sfilata di stamattina attraverso le vie del centro. Premiate la solidarietà, la scienza e l’arte con delle targhe che riconoscono i meriti di singole persone, associazioni, istituzioni ed enti che hanno evidenziato nel loro operato azioni altamente meritorie a favore della popolazione e della montagna bellunesi, oppure hanno promosso con la loro professionalità l’immagine della nostra provincia in Italia e nel mondo.
La targa per le associazioni, enti ed istituzioni è stata conferita al reparto cure palliative dell’ospedale e alle associazioni “Mano amica” di Feltre e “Cucchini” di Belluno, «per la preziosa e continua opera a favore dell’ammalato e della sua famiglia».
Il premio è stato assegnato all’ingegnere Vanni Toigo di Arten, ricercatore del Cern di Padova che con il Consorzio Rfx coordina al più alto livello l’attività di ricerca tecnologica e scientifica nel campo della fusione termonucleare controllata, come possibile fonte di energia. «Testimone per i giovani di come, con impegno e perseveranza, ci si può affermare ad alti livelli scientifici pur rimanendo a lavorare in Italia», recitano le motivazioni. Emozionato, Vanni Toigo ha sottolineato l’importanza del lavoro di gruppo, «che è più della somma dei singoli, e in questo mi sono sempre sentito alpino».
È stato preferito tra le diverse candidature proposte lo scultore lamonese Antonio Bottegal, «per una vita spesa al servizio dell’arte quale espressione migliore dell’animo e dell’ingegno, sapendo rappresentare con grande efficacia i valori fondanti delle genti della nostra montagna con particolare riguardo alle epopee degli alpini e degli emigranti, e sempre agendo con umiltà e modestia».
Infine la targa “Generale Giangi Bonzo”, offerta dal gruppo alpini della Colombia e riservata al personale in servizio attivo del Settimo Reggimento Alpini, quest’anno è stata attribuita al luogotenente Leonardo Ronzani, che ha sottolineato come «dare senza chiedere niente in cambio è una peculiarità che gli alpini sposano quotidianamente. Per questo è sempre una sorpresa ricevere un premio».
«Questi premi portano un esempio», ha detto il generale Gianfranco Rossi dal palco della Sena, che ha ospitato la cerimonia, accompagnata dagli intermezzi musicali del Trio Mezzoforte. Per il sindaco Paolo Perenzin, «il teatro è il luogo in cui si mette in scena la realtà della vita. Individuando i profili dei premiati, la penna alpina scrive la sostanza della vita della collettività». La vicepresidente della Provincia Serenella Bogana ha aggiunto che «la nostra terra sa esprimere personalità di tutto rilievo, nonostante siamo pochi di numero», mentre il presidente dell’Ana Feltre Stefano Mariech ha parlato del concetto di alpinità che sta dietro al premio, nel senso di lavorare insieme, con dedizione e passione per quello che si fa.
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