Sezione “primavera” all’asilo comunale per i bimbi di due anni

L.m.

PEDAVENA

L’istituto comprensivo di Pedavena, con tutti e tre i livelli scolastici dalla materna alle medie in un polo, si arricchirà anche di una “sezione primavera” per bambini di due anni da ricavare alla scuola per l’infanzia nell’ex casa del custode, da tempo dismessa dalle sue funzioni originarie. Lo ha deciso l’amministrazione comunale che partecipa con un progetto per l’accesso al finanziamento del bando Pnrr Miur. Come si evidenzia nella delibera sottoscritta dalla giunta Castellaz, «allo scopo di potenziare l’offerta educativa e di offrire un concreto aiuto alle famiglie, si è valutato opportuno sia dal punto di vista economico che funzionale, di realizzare la sezione primavera con la riconversione dell’alloggio del custode».

Dalla scelta politica si è passati ora all’incarico tecnico. Si è affidato il progetto all’architetto Celeste Da Boit che ha consegnato gli elaborati del preliminare. Le opere, si evidenzia sempre nella delibera, consistono nella ridistribuzione e riqualificazione degli ambienti dell’ex alloggio del custode, presente nell’edificio della materna, compresa la realizzazione di una scala di collegamento con piano seminterrato e ricavo di ambienti di servizio per una capienza complessiva di 12 bambini derogabili a 15 al massimo. L’importo di spesa è di 285 mila euro, di cui 204 mila 200 euro per i lavori e 7 mila euro per la sicurezza e 80.800 euro per somme a disposizione dell’amministrazione.

La sezione primavera è stata prevista nel documento unico di programmazione (Dup) e nel programma triennale delle opere pubbliche per il 2023. Qualora l’opera fosse finanziata e si desse avvio al progetto, a Pedavena ci sarebbero due asili ciascuno con la propria sezione primavera, quello pubblico dove ora manca, e quello parrocchiale Ai Caduti dove dal 2018 si accolgono bambini di due anni con tutti i parametri e gli standard che ci vogliono. Don Alberto Ganz è stato pioniere su questo versante, con lo stesso principio che ha animato successivamente la scelta politica, quella di un aiuto per le giovani famiglie.

Da qualche anno, poi, l’asilo parrocchiale segue la “filosofia 365”, salvo la pandemia e le restrizioni che ne sono derivate, cioè resta aperto per 365 giorni l’anno, durante il tempo scolastico come asilo parrocchiale, per le vacanze natalizie con l’esperienza del “Baby Frozen” e durante il periodo estivo, luglio e agosto, con l’esperienza del “Baby GrEst”. —



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