Setti lascia, oculistica a un bivio
Il medico che è andato in pensione si occupava degli interventi chirurgici

FELTRE. Alessandro Setti, responsabile di unità operativa semplice di oculistica, ha salutato il Santa Maria del Prato per ritirarsi in pensione. A parte il dispiacere di aver perso un bravo professionista di chirurgia oculistica, il pensionamento di Setti apre un interrogativo sul futuro del reparto che, in assenza di risorse vocate e dedicate alla chirurgia, potrebbe riconvertire il servizio alla sola attività ambulatoriale, per la diagnosi e la cura delle malattie degli occhi. L’ex Usl di Feltre per rispettare i tempi d’attesa e il prosieguo di un’attività consistente aveva proceduto, un anno fa, all’assunzione di un oculista a tempo pieno e indeterminato già individuato dalla graduatoria. Ma oltre all’assunzione del terzo oculista, si sono richiesti collaborazione e aiuto agli ospedali di Belluno e Padova, per far fronte al carico chirurgico.
Alessandro Setti aveva ottenuto l’abilitazione a operare di nuovo il giorno di Santa Lucia (patrona degli occhi e della vista) di un anno fa, dopo che per un periodo lungo era stato assente a causa di un grave incidente sulle piste da sci. Setti è stato lo specialista che ha alzato la china di un reparto che negli anni 90, prima della sua nomina, era connotato da forti voci di fuga dei pazienti verso altri ospedali, per grossi problemi organizzativi e gestionali. Ha saputo riportare oculistica a livelli apprezzabili sia come chirurgia che prevenzione delle malattie degli occhi.
Dal 2002, da quando cioè è arrivato Alessandro Setti al Santa Maria del Prato gli interventi di cataratta sono stati oltre centomila. Le cataratta sono state fatte praticamente tutte in regime ambulatoriale e gli interventi sulla retina dal 2005 al 2016, sono stati 183. Sono stati eseguiti inoltre interventi per glaucoma, strabismo, trapianti di cornea, iniezioni intravitreali per le patologie retiniche maculari.
(l. m.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video