Sette giorni e sei notti “a zonzo” sui monti alla scoperta di scorci unici e prelibatezze

“Cortina Dolomiti ultra trekking”, un’esperienza sensoriale da vivere da soli o in gruppo accompagnati dalle guide alpine 

IL TREKKING

Sette giorni e sei notti di camminata, con soste nei rifugi delle Dolomiti, dalle Tre Cime di Lavaredo al lago del Sorapis, dalle 5 Torri al passo Giau, dal Lagazuoi al lago di Federa.

“Cortina Dolomiti ultra trekking” è un’escursione davvero unica nel suo genere, con sei notti di pernottamento in rifugi e malghe, in cui è possibile degustare le molte prelibatezze locali in compagnia di appassionati della montagna. Un percorso ad anello che parte dal centro di Cortina e ci torna dopo circa 132 km, con oltre 6700 m di dislivello, sia positivo e sia negativo.

Il trekking nasce da un’idea di Cortina Marketing e delle guide alpine di Cortina con l’obiettivo di fare conoscere i luoghi incantati che si celano a Cortina e dintorni, offrendo la possibilità di vivere le Dolomiti spostandosi di rifugio in rifugio, camminando tra boschi, fiumi, malghe, tipici villaggi ladini, laghi e cime riconosciute dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità.

Per chi non volesse fare il trekking in autonomia, le guide di Cortina organizzano il primo gruppo il 29 giugno.

La prima tappa parte dal centro di Cortina per arrivare al rifugio Son Forca, passando per Cadin, lago Ghedina, passo Posporcora, Ospitale e risalendo la Val Padeon.

Il secondo giorno dal rifugio Son Forca si scende al passo Tre Croci per salire al lago Sorapis e al rifugio Vandelli.

Qui si può scegliere se pernottare nella struttura o se continuare in direzione Federa Vecchia per poi proseguire fino al rifugio Città di Carpi, dove trascorrere la seconda notte. Il terzo giorno dal rifugio Città di Carpi si scende fino al lago di Misurina, per salire fino alle Tre Cime di Lavaredo, passando per il rifugio Auronzo e il rifugio Lavaredo, dove si può pernottare.

Il quarto giorno si prende il sentiero n. 102 che porta al lago di Landro e si prosegue lungo la ciclabile in direzione Cortina. Transitando per il passo Cimabanche, si giunge al lago Bianco, si attraversa la strada per imboccare il sentiero che conduce a malga Ra Stua, dove si può dormire per la quarta notte, dopo aver percorso circa 80 km sul totale del percorso.

Il quinto giorno da malga Ra Stua si scende a Sant’Uberto per avviarsi attraverso la Val Travenanzes.

Arrivati a forcella Col dei Bos, si scende in direzione passo Falzarego per raggiungere il rifugio Col Gallina, dove si può pernottare.

Il sesto giorno dal rifugio Col Gallina ci si avvia verso il rifugio Averau, passando per il lago di Lìmides, per proseguire poi fino al passo Giau e a forcella Ambrizzola.

Da qui si prende il sentiero n. 434 che porta al rifugio Croda da Lago dove si può trascorrere l’ultima notte di questa avventura in quota. In alternativa si può proseguire sul sentiero n. 432 fino a malga Federa e pernottarvi, avendo percorso un totale di 110 km di camminata.

L’ultima tappa prevede la discesa da Croda da Lago fino ad arrivare in centro a Cortina, passando per il nuovo sentiero Gores di Federa, il lago d’Ajal, Pianozes, Campo di Sopra, la strada sterrata dell’ex polveriera che porta al parcheggio Revis e da qui raggiungere il centro del capoluogo ampezzano. —

Marina Menardi

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