Sest punta a conquistare la Cina

L’azienda ha festeggiato quarant’anni di successi: 700 dipendenti e un fatturato da 240 milioni
La festa per i 40 anni della Sest (foto Zanfron)
La festa per i 40 anni della Sest (foto Zanfron)

LIMANA. Una grande festa per celebrare i 40 anni di attività della Sest: la cena nei padiglioni di Longarone Fiere, con oltre 500 invitati, ha suggellato i quattro decenni di storia della ditta di Limana, vissuti all'insegna del radicamento sul territorio, ma anche con l'approdo nei mercati internazionali, in particolare dell'est Europa, e con il proficuo matrimonio col gruppo lombardo Lu-Ve, che quest'anno ha dato il via a una compagnia unitaria.

Il tavolo della famiglia Faggioli
Il tavolo della famiglia Faggioli

Spazio, quindi, al tenore bellunese Domenico Menini e alla sua band Straviarte Phora, che hanno brillantemente illustrato la storia dell'azienda, fondata il 4 settembre 1974 per produrre componenti per la refrigerazione. In principio i dipendenti erano una trentina, arrivati a 50 agli inizi degli anni Novanta con la direzione della famiglia Faggioli. Nel 1991 inizia il legame con la Lu-Ve della famiglia Liberali, una scelta vincente ,che ha portato il gruppo a varcare i confini nazionali: nel 2002 con lo stabilimento in Polonia (oggi è quello che produce di più), nel 2007 in Russia, prima di Repubblica Ceca e Svezia. Durante la crisi di qualche anno fa, anche quella sindacale (ora i rapporti sono molto buoni), la ditta ha tenuto bene, superando le avversità, tanto che oggi i dipendenti sono circa 700, di cui 250 a Limana. E ora è pronto lo sbarco in Cina. Quest'anno c'è stata anche l'acquisizione della “Tgd”, produttrice di porte di vetro per la refrigerazione, e la fusione in un'unica compagnia con la Lu-Ve, che ha proiettato la realtà ai primi posti a livello mondiale.

La storia di Sest, però, è anche una storia familiare, come racconta il fondatore Pierluigi Faggioli: «Quarant’anni fa siamo partiti con poco, ma l'entusiasmo era tanto, così come la voglia di fare. C'era tutto quello spirito di interdipendenza dell'imprenditore del dopoguerra, che ci anima ancora oggi e che, senza paura, ci fa andare in giro per il mondo. Non abbiamo abbandonato Limana, ma abbiamo aperto anche in Russia e Polonia per essere più vicini ai nostri clienti, risparmiando su dazi e trasporti. I russi oggi guardano con grande interesse a questo modello produttivo. Con la Lu-Ve siamo una grande famiglia, animata da stima e rispetto reciproco».

Al timone oggi c'è il figlio Michele, amministratore delegato: «Si festeggia un successo: le famiglie Faggioli e Liberali hanno dato vita a un grande gruppo, una realtà forte, con 1.500 collaboratori, 340 mq di superficie degli stabilimenti, un export del 70% in 90 paesi e 240 milioni di fatturato aggregato. Puntiamo, però, a crescere ancora, perché è scritto nel nostro dna». Presente anche la Lu-Ve, con il patron Iginio Liberali e il figlio Matteo: due generazioni in azienda, proprio come la Sest. Saluti anche dalle delegazioni estere, con la presenza di numerosi russi, tra cui membri del governo della Crimea e dalle istituzioni locali, del vicepresidente della Provincia Roberto Padrin e dell'assessore alle attività produttive di Limana Stefano Bozzolla. Plauso anche dal presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Gian Domenico Cappellaro, che ha colto l'occasione per chiedere la fine dell'embargo contro la Russia.

Premiati anche Silvana Dal Farra e Diego Barattini, tra i dipendenti da più tempo in servizio, e Lucio Da Ronch, per il proficuo e pluriennale lavoro nei mercati esteri. I collaboratori poi, rappresentati dal più anziano Moreno Sponga e dalla più giovane, Marta Tres, a loro volta hanno omaggiato con riconoscenza la dirigenza.

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