«Senza polizia c’è pericolo criminalità»

Il Siulp lancia l’allarme per le infiltrazioni mafiose e chiede che Roma copra gli organici: «Siamo sotto di ottanta unità»
Di Cristina Contento
Nei garages della corte di giamosa vengono rubate due automobile ed una moto
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BELLUNO. «Senza organico non si fa prevenzione sul territorio e in periodi di crisi questa assenza si rischia di pagarla in termini di criminalità e infiltrazioni mafiose».

Bellunese “lavanderia” del denaro sporco che la criminalità organizzata accumula in altri territori? Il Siulp, Sindacato unitario dei lavoratori della polizia di Stato, lancia l’allarme: «Siamo sotto organico e non sono previsti rinforzi, sia in estate con le aggregazioni», sia con le destinazioni dei giovani che usciranno dalle scuole.

«La politica dunque si muova», è l’ennesimo appello.

Ieri il Siulp ha riunito il questore Attilio Ingrassia e i parlamentari (presente solamente Roger De Menech - gli altri erano a Roma - assente anche il prefetto), perchè le istituzioni e i vertici si facciano portavoce della situazione incancrenita della questura di Belluno, in relazione alla carenza di personale e anche alla logistica.

Saranno vent’anni che non viene destinato nuovo personale in maniera definitiva. Ma c’è di più: personale bellunese viene chiesto sia in Veneto, sia fuori regione, in “rinforzo” per altre emergenze.

«L’organico risale al 1989», precisa il segretario provinciale Siulp Oscar Arboit, affiancato da quello regionale Silvano Filippi e dal segretario generale nazionale Felice Romano. Quelle 342 unità odierne per la questura di Belluno, di fatto non sono mai state coperte interamente: il deficit è di 72 unità, alle quali si devono aggiungere una decina di esodi subentrati. Al 31 dicembre di quest’anno i vuoti che si registreranno tra questura e commissariato di Cortina saranno 31 su 155 posti, solo per ciò che riguarda i ruoli di agenti, assistenti e sovrintendenti (mancano all’appello 18 su 124 della questura, ai quali se ne aggiungono sette, in uscita a fine 2013). Tra funzioni direttive e dirigenziali la musica non cambia: ne mancano 3 su 10 previsti. Idem per il personale civile: -14 dipendenti su 33. A Cortina, il commissariato non ride: mancano 6 operatori su 31. Le auto, poi, si parcheggiano sulla pubblica via e gli alloggi sono stati trovati a San Vito.

Quest’estate non sono previste aggregazioni (con tutto il traffico di scorte e servizi necessari per l’estate Vip cortinese), men che meno i rinforzi arrivano negli uffici; beffa nella beffa, l’ultima è che Padova ha chiesto auto proprio a Belluno, perchè ormai il parco Volanti è fuori uso.

Ma il drenaggio è soprattutto di uomini: «Ci sottraggono continuamente risorse», continua Arboit, «per emergenze in vari territori che ormai durano da anni: a tanto risale l’apporto che la questura di Belluno è ricorrentemente chiamata a garantire verso realtà (Calabria, Bari, Caltanissetta), che presentano situazioni di minor rilevanza rispetto alle ordinarie necessità bellunesi».

L’appello parte in vista delle future uscite dalle scuole di polizia: 1900 entro settembre, 2800 entro il prossimo anno. «Abbiamo voluto sensibilizzare i nostri parlamentari, affinché portino a Roma la nostra richiesta di nuovo personale, anche giovane. Ci servono una ventina di unità». Un’istanza portata avanti in prima persona dal questore Ingrassia, che ha spesso sollecitato personale, ma al di là di aggregazioni estive non si è mai andati.

E la carenza di personale espone la provincia alla penetrazione del fare criminale e illegale. Per questo il Siulp chiede il «ripianamento dei 25 elementi in questura e dei 6 a Cortina: non è un azzardo o una pretesa assurda».

Il problema, poi, è anche la logistica: «A Belluno siamo divisi in cinque sedi, per le quali si pagano i canoni: con la Fantuzzi si potrebbe risparmiare, ma siamo ancora al progetto esecutivo. Eppure potrebbe essere sede anche di altri corpi, come la Finanza».

A Cortina i drammi si chiamano anche “alloggi” (a S.Vito) e autorimesse. Della struttura a Revisana da costruire per sistemare i servizi, non si sa nulla. Per questo motivo, il Siulp chiede fondi sia per la Fantuzzi che per la caserma di Cortina, «pena la condanna a una polizia di stato non più in grado di garantire la sicurezza esistente».

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