Senza patente in auto per andare al lavoro fermato e condannato

LIMANA. Senza patente, ma doveva andare al lavoro. Il trevigiano Michele Puttin è stato fermato in piena notte da una pattuglia e, in mancanza del documento di guida, è stato portato a processo e condannato a un mese di arresto dal giudice Riposati. Il pm Gulli ne aveva chiesti cinque, mentre il difensore Fantauzzi (uno dei due avvocati, che ieri mattina non hanno scioperato) puntava a una sentenza di assoluzione. Si trattava pur sempre di un’emergenza.

Nel 2014, l’uomo viveva nella vicina provincia di Treviso e faceva il turno di notte per un’azienda di nettezza urbana, che prima si era occupata di Vas e poi è passata a Limana. Non aveva mai fatto la patente in vita sua e partiva da casa alle 2 del mattino con il padre, tornando a casa, grazie a un passaggio della moglie.

È stata quest’ultima a ricostruire quello che è successo il 28 novembre. Visto il suo legame con l’imputato, avrebbe anche potuto non rispondere, ma non si è tirata indietro e ha spiegato che quella notte il suocero stava male. Aveva un gran febbrone e non era in grado di alzarsi dal letto. Il marito ha deciso di non svegliarla, per una questione di delicatezza, e si è messo alla guida della Fiat Punto, per raggiungere la Sinistra Piave. Non fosse arrivato sul posto di lavoro, c’era il rischio che saltasse il servizio o addirittura che perdesse il posto.

Una pattuglia l’ha intercettato e, alla richiesta di patente e libretto, il futuro imputato non era nelle condizioni di esibire il documento più importante. Denunciato e condannato. Adesso la patente Puttin ce l’ha e fa un altro mestiere. —

G.S.

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