Sempre più caldo in provincia di Belluno. L’Arpav: +1,5 gradi rispetto alla media

Il report meteorologico 2023: ad Arabba, Auronzo, Caprile e Santo Stefano è piovuto più del solito. Tra gli eventi particolari i forti venti di foehn e le temperature record di agosto

Francesco Dal Mas
Danni in Comelico causati dal forte vento
Danni in Comelico causati dal forte vento

Temperature medie annuali di 1,5 gradi più alte rispetto al normale, come nel 2022, e picchi di piovosità in alcune località al nord della provincia. Il report meteorologico dell’Arpav per il 2023 parla chiaramente di un anno molto caldo e nel complesso normalmente piovoso.

L’estate è stata calda e un po’ più piovosa del consueto, mentre l’autunno si è rivelato più caldo del normale, soprattutto nei mesi di settembre e ottobre, ma in linea con le medie per quanto riguarda le precipitazioni. Infine dicembre, fino al giorno 27, è risultato circa 2° più caldo del normale, con precipitazioni mediamente nella norma, anche se concentrate quasi tutte nei primi 13 giorni. Nessun mese è stato più freddo del normale.

A Belluno caldo mai visto in 140 anni

Come per il 2022, che era già risultato l’anno più caldo da quando esiste la rete meteorologica della Regione Veneto (1984), le temperature medie annuali sono risultate in genere 1,5°C più alte del normale e in alcune località, come Agordo, Forno di Zoldo, Santo Stefano e Borca, il 2023 è risultato ancora più caldo del 2022.

Per la città di Belluno, di cui si dispone una serie storica di oltre 140 anni, il 2022 e il 2023 si sono rivelati gli anni più caldi in assoluto. Notevole il fatto che i cinque anni più caldi di questa serie ultra centenaria, si sono verificati tutti negli ultimi dieci anni (2014, 2018, 2019, 2022 e 2023).

Più pioggia a nord

Le precipitazioni totali annuali (in genere fra 1200 e 2000 millimetri a seconda delle zone) hanno fatto registrare dati anomali solo ad Arabba, Auronzo, Caprile e Santo Stefano, dov’è piovuto fra il 15% ed il 20% in più del normale.

I mesi più piovosi sono stati maggio, luglio e ottobre, quelli meno piovosi febbraio e settembre. In tutto si sono avuti 103-123 giorni piovosi, a seconda delle zone, generalmente in linea con le medie pluriennali (106-118).

Eventi particolari

Tra gli eventi meteo da ricordare del 2023 ci sono la tempesta di foehn del 4 febbraio, con velocità massima del vento di 165 km/h a Cima Pradazzo, 151 a Ra Vales, 121 sul Faloria e 98 km/h a Cortina, con locali danni sulle Dolomiti e temperature a Feltre di 18.8°C; il violentissimo rovescio temporalesco del 28 maggio nella periferia est di Belluno, con 45mm di pioggia caduti in mezz’ora, l’intensità più alta degli ultimi 30 anni nel capoluogo; il fortissimo temporale del 18 luglio con raffiche di vento che hanno causato molti danni: in quell’occasione, a Cortina, venne misurata una velocità massima del vento di 111 km/h, ma in quota le raffiche erano ancora più forti: Cima Pradazzo (143 km/h) e sulle Pale di San Martino (162 km/h). Si prosegue con il forte temporale del 17 agosto fra Cesiomaggiore e Santa Giustina, con danni per vento e grandine. Nello stesso giorno un altro intenso temporale sul monte Moiazza con colata detritica sulla provinciale a Val di Zoldo.

Tra il 21 e il 26 agosto si sono registrate invece temperature record per il grande caldo, con massime di 36.5°C a Feltre, 33.5°C a Santo Stefano e 30.8°C a Falcade.

Il 24 agosto, invece, temporali localmente violenti hanno provocato colate detritiche in Val d’Ansiei e sul Faloria un rovescio di eccezionale intensità ha fatto cadere 54mm di pioggia in mezz’ora. Il 28 agosto, nuove piogge avevano provocato nuovi dissesti idrogeologici sul passo Tre Croci e piogge intense sulle Prealpi e sul Monte Avena. Temperature sempre superiori a 0°C sulla Marmolada si sono registrate dal 25 settembre al 14 ottobre. Infine, caldo anomalo si è registrato dal 17 al 25 dicembre, con massima di 14.3° a Malga Campobon (1940 metri) il giorno 18 e picchi di 18.8° a Perarolo e 18.5° ad Agordo il giorno 23, causa foehn.

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