Sulla Croda Marcora crollati 15 mila metri cubi di roccia e detriti
Oggi, lunedì 30 giugno, durante il vertice in Prefettura si è deciso di convocare un tavolo per giovedì per parlare della viabilità sull’Alemagna nella zona del Boite. Nel frattempo saranno posizionate delle telecamere per monitorare la situazione, poi il via a interventi più efficaci

Un tavolo coordinato che riguardi tutta la viabilità lungo l’Alemagna nella zona del Boite. La decisione è stata presa la mattina di lunedì 30 giugno, durante il vertice convocato con urgenza in prefettura, dopo i nuovi crolli sulla Croda Marcora. Il nuovo incontro è in programma per giovedì 4 luglio nel Centro di coordinamento dei soccorsi, nella sede del comando dei Vigili del fuoco. Un incontro necessario in quanto gli enti coinvolti sono diversi: in particolare l'Anas per quanto riguarda appunto la statale 51, la Provincia per quanto riguarda la frana di Cancia e la Regione del Veneto in ordine alla situazione del Rudan. Si punta quindi a creare un tavolo coordinato per fare delle scelte condivise e che siano omogenee per l'intera area. L’obiettivo è arrivare a una soluzione condivisa.
Per quanto riguarda i crolli del Marcora, stimati complessivamente in 15.000 metri cubi di materiale, l'obiettivo nell'immediato è l'installazione di alcune videocamere ad alta risoluzione per poi puntare a un sistema di monitoraggio più evoluto e sofisticato.
Per quanto riguarda lo sversamento di gasolio nell’area di Cancia, a seguito delle piogge sono state sospese momentaneamente le operazioni di bonifica in atto, perché con le nuove precipitazioni si sarebbe potuto compromettere l'attività, causando al contrario una ulteriore diffusione di idrocarburi.
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