Scuole evacuate e tanta paura: il terremoto sveglia la provincia

BELLUNO. «Maestra si muove il banco». Paura nelle classi e tutti in cortile gli alunni della scuola elementare di Bolzano Bellunese, che ieri mattina alle 9 hanno avvertito la scossa di terremoto che ha sconquassato l’Emilia Romagna, come altrove in provincia.
Ma da Feltre a Belluno, passando per Destra e Sinistra Piave, fino a Ponte nelle Alpi E all’Alpago, ieri i movimenti tellurici sono stati avvertiti distintamente ovunque: la scossa delle 9, quella delle 10, alle 13 quando in piazza dei Martiri, nel capoluogo, si sono riversati anche i dipendenti di un istituto di credito. E via per tutta la giornata. «Abbiamo richieste di utenti a valanga», dicono alle 9.01 di ieri mattina dal centralino dei vigili del fuoco di via Gregorio XVI. Idem alle centrali operative della questura e al centralino dei carabinieri in viale Europa. Tutti chiamano, o almeno ci provano, visto che la rete telefonica, specie quella dei cellulari, va in tilt per buona parte della mattinata.
Gente fuori dalle case a Feltre e nei paesi verso il Trevigiano; fuggi fuggi generale in Cadore e Feltrino, dalle scuole del capoluogo: studenti fuori al magistrale Renier, all’elementare di Bolzano Bellunese e al Rizzarda di Feltre. In questi due ultimi istituti sono intervenuti i vigili del fuoco dei distaccamenti e i tecnici del Comune per le valutazioni statiche delle strutture murarie. Si vedevano delle crepe e i responsabili scolastici hanno chiesto dei sopralluoghi che non hanno evidenziato anomalie. Tanto è vero che tutti gli studenti, dopo le verifiche, sono stati fatti tornare in classe. Anche i privati hanno chiesto sopralluoghi nelle abitazioni, alla comparse di crepe: non ci sono state evacuazioni. Calma e gesso all’ospedale San Martino di Belluno: «Il terremoto si è avvertito bene, ma siamo rimasti tutti ai nostri posti: non c’è stato bisogno di evacuare», spiegano dall’accettazione.
In provincia non si sono registrati danni e neanche feriti o malori, causa scosse ripetute: in tutto i vigili del fuoco fino alle 19.30 di ieri hanno effettuato sei interventi per verifiche statiche, su altrettante richieste. Si tratta dei due istituti scolastici citati e di quattro abitazioni.
«Stamattina per gli alunni è stata come fare un’altra esercitazione, una ricreazione durata un po’ di più»: così l’insegnante fiduciaria dell’elementare di Bolzano Bellunese, Alberta Zanivan. «Li abbiamo fatti uscire, qualcuno ha avvertito la scossa di terremoto delle 9 e così insieme a tutti gli altri insegnanti abbiamo evacuato la scuola. Quindi abbiamo chiesto anche una sopralluogo dei tecnici per verificare la struttura, a scanso di ogni equivoco e solo per precauzione. Ora speriamo che tutto si calmi: stamane non c’è stato eccessivo allarme tra i bambini, ma abbiamo sentito che la situazione altrove è davvero pesante». Il sopralluogo dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali si è concluso senza che siano stati segnalati problemi strutturali alla scuola, che conta almeno 115 bambini ogni giorno e che fa orario prolungato fino alle 16.45 del pomeriggio, per tutta la settimana.
Evacuate anche le classi dell’istituto parificato Leonardo da Vinci di Belluno, dove i ragazzi sono voluti uscire. In un primo momento si era diffusa la voce di qualche problema causato da un pavimento in una classe, ma uno dei docenti smentisce la circostanza: «Abbiamo sentito la scossa», spiega il prof Claudio Michelazzi, «e i ragazzi sono voluti uscire: sono andati un po’ nel panico. Abbiamo portato all’esterno diverse classi, ma non abbiamo avuto problemi di sorta: alla fine insegnanti e direzione sono riusciti a riportare la calma, tanto è vero che siamo tornati tutti dentro poco dopo».
Non altrettanto può dirsi di un negozio di via Tasso a Belluno, dove un crollo c’è stato: il controsoffitto in cartongesso è piombato su due clienti e una dipendente. Non ci sono stati feriti gravi solo per pura fortuna; il cedimento statico probabilmente è solo stato “accelerato” dalle vibrazioni delle scosse: è plausibile che, rima o poi, sarebbe venuto giù, terremoto o meno. Una cliente e la madre si sono comunque fatti visitare al pronto soccorso per botte su una spalla. Le scosse si sono ripetute nella giornata e a seconda delle zone sono state avvertite in maniera più o meno marcata , tanto da provocare qualche “evacuazione” spontanea tra i dipendenti degli uffici.
E oggi si spera di non replicare.
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