Scuola media senz’acqua «Disagi per i ragazzi»

LONGARONE. Da una decina di giorni non c’è acqua potabile alle scuole medie di Longarone. Conseguenza di alcuni controlli dell’Usl della scorsa settimana, che ha riscontrato qualche valore fuori norma. Il problema però è che la scuola ha bisogno dell’acqua: non solo per i rubinetti dei bagni, ma anche per il servizio di mensa che deve garantire ai 200 studenti e al personale scolastico. E il fatto diventa ancor più singolare perché la struttura delle scuole medie è l’unica, in tutta la zona, ad avere questo problema.
Al momento quindi, i rubinetti servono solo per darsi una rinfrescata, ma né il personale scolastico né quello comunale sanno quando la situazione tornerà alla normalità, né quali siano le cause esatte del disservizio.
«I tecnici dell’Usl hanno eseguito i controlli lo scorso fine settimana», spiega Massimo Longo, agente della polizia locale di Longarone, «che evidentemente hanno fatto riscontrare alcuni valori fuori norma. Così è scattato l’allarme, che si è tradotto subito nel comunicato della polizia locale e del commissario di Longarone De Rogatis che imponeva, a causa di una “non potabilità parziale”, il non utilizzo dell’acqua per scopi alimentari. Purtroppo da allora non abbiamo più avuto altre notizie».
Il fatto è che il Comune è costretto a seguire la vicenda dalla finestra, perché «il servizio di fornitura di acqua potabile è gestito da Bim Gsp», spiega ancora Longo, «il Comune quindi non può fornire informazioni sulla situazione».
Ma da quel primo comunicato dell’Usl, dal gestore non è arrivata nessuna comunicazione sulle cause del problema, né sui tempi o modi per risolverlo. Così i giorni sono passati, senza che la situazione venisse risolta.
«Stiamo vivendo alcuni disagi», conferma il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Longarone, Massimo Pisello, «i ragazzi non possono ovviamente bere dai rubinetti, e i distributori automatici di bevande calde come tè e caffè sono fuori servizio, perché utilizzano l’acqua della struttura. E anche per i pasti che fornisce la nostra mensa dobbiamo mettere in tavola acqua in bottiglia. Non c’è nessun problema invece per la preparazione degli stessi pasti: ci appoggiamo ad servizio di catering, quindi all’interno della scuola avviene solo la fase di distribuzione. È ormai più di una settimana che ci troviamo in questa condizione, e ancora non sappiamo quale sia stata la causa di questa ordinanza».
Michele Giacomel
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