Scrovegni, le polveri sotto controllo

PADOVA. È buono lo “stato di salute” della Cappella degli Scrovegni, con all’interno il ciclo di affreschi di Giotto, a Padova. Il dato emerge dopo la conclusione dei lavori di controllo e manutenzione svolti dall’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro di Roma.
Dalla relazione, stilata al termine dei lavori, la polverosità risulta diminuita rispetto al precedente controllo, risultando praticamente assente sulle superfici verticali e in minima quantità sugli oggetti orizzontali. Grazie alle piccole azioni di miglioramento effettuate negli anni precedenti, come la sostituzione dei tappeti, il controllo e restauro delle vetrate e l’eliminazione della ghiaia sui viali di accesso, i restauratori hanno confermato che il sistema risulta ancora migliorato nell’ efficienza generale. «Sono dati che dimostrano quanto l’amministrazione sia particolarmente attenta alla conservazione di questo importante bene monumentale» ha detto l’assessore alla cultura Matteo Cavatton «la Cappella degli Scrovegni richiede un’attenzione specifica che quotidianamente prestiamo, perché questo patrimonio rimanga inalterato e venga salvaguardato attraverso tutti quei sistemi che possano garantire la migliore conservazione».
Nello specifico sono state effettuate operazioni di leggera spolveratura di tutte le superfici, sia verticali sia sugli oggetti delle aureole rilevate e sugli strombi delle finestre, nonché limitate e circoscritte operazioni di consolidamento degli intonaci. Non è stato necessario invece eseguire alcun intervento di consolidamento o riadesione degli strati pittorici.
«È stato effettuato anche il controllo strumentale dei valori colorimetrici in alcune aree campione individuate sin dal 2001 - ha specificato l’assessore - e nei prossimi giorni, dopo che verrà effettuato il confronto tra i dati attuali e quelli rilevati lo scorso anno, potremmo verificare se ci sono stati cambiamenti positivi anche su questo fronte».
Quest’anno, in occasione della settimana di manutenzione, hanno inoltre preso avvio le prime indagini non invasive previste nell’ambito del progetto “Metodologie integrate per lo studio di edifici storici affrescati: il caso della Cappella Scrovegni a Padova”. Il progetto di durata biennale, messo in atto in collaborazione con l’Iscr e il Comune e finanziato dall’Università, sotto la supervisione delle diverse Soprintendenze venete, ha lo scopo di cercare di far luce sulle vicende costruttive dell’edificio in relazione all’Arena, contribuendo ad aumentare il grado di conoscenza sul manufatto e sulle trasformazioni che lo hanno interessato nel corso dei secoli.
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