Scoprire il territorio grazie ai vecchi mestieri

SEDICO Non solo teoria, ma anche pratica. Se la scorsa primavera è stata dedicata alle lezioni, il mese di agosto si è invece concentrato sulle uscite didattiche sul territorio. Il tutto nell’ambio...

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Non solo teoria, ma anche pratica. Se la scorsa primavera è stata dedicata alle lezioni, il mese di agosto si è invece concentrato sulle uscite didattiche sul territorio.

Il tutto nell’ambio del corso di antichi mestieri “cesti e careghe”, organizzato dalla Pro loco di Sedico in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili del Comune. Le uscite sono servite a ricercare i materiali, per saperli individuare, riconoscere, pulire e mantenere.

Il “paluch” o erba palustre, usato per l’impagliatura delle sedie, si trova in zone palustri e, dopo essere stato raccolto, va accuratamente ripulito e fatto essiccare lentamente, non a diretto contatto con il sole. Successivamente viene legato e mantenuto in luogo fresco e asciutto e prima dell’utilizzo la paglia va bagnata.

Le “venghe”, o vimini, crescono in genere vicino ai corsi d’acqua. Una volta raccolti devono essere sbucciati con un attrezzo in genere costruito a mano, fatto con un ramo di nocciolo. Vanno poi essiccati e prima di essere utilizzati devono essere immersi nell’acqua per alcune ore.

«Le uscite nel territorio sono un momento bellissimo per stare insieme e per tramandare i saperi dei nostri nonni», commenta Gioia Sacchet, assessore alle politiche sociali.

«I maestri cestai Silvio Savaris e Guido Rold e i maestri di impagliatura Guido Susana e Pietro Casagrande hanno, infatti non solo accompagnato i corsisti, ma anche offerto un’accurata lezione arricchita da tanta esperienza e simpatia». —

M.R.

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