Scommesse illegali «I clienti erano in fila all’agenzia Goldbet»

FELTRE. L'accusa è di esercizio clandestino di attività organizzata di accettazione e raccolta di scommesse per via telematica che in caso di condanna comporta la pena della reclusione da sei mesi a tre anni. Non è proprio un grande periodo per Eduart Byku, il quarantenne imprenditore albanese titolare dell'agenzia scommesse Goldbet di via Rizzarda posta sotto sequestro venerdì dall'autorità giudiziaria. Byku era salito alle cronache feltrine pochi mesi fa nell'ambito di un'indagine condotta dalla guardia di finanza che ha ipotizzato un'evasione fiscale di circa due milioni di euro legata alla sua attività di impresario edile. Qui la situazione è molto diversa anche se l'attività condotta dalla polizia amministrativa ha costretto l'agenzia alla chiusura in attesa di chiarimenti.
Il fatto che la legge italiana non sia stata rispettata è cosa chiara, come anticipato dal nostro giornale nell'edizione di ieri.
Sull'operazione interviene anche la Questura di Belluno che ha diramato una nota nella quale spiega che l'agenzia è stata messa sotto sequestro in quanto l'attività di raccolta delle scommesse avveniva nonostante la richiesta di rilascio della licenza fosse stata negata poche settimane fa dal questore per mancanza della concessione da parte dei Monopoli di Stato. L'imprenditore albanese non se n'è dato per inteso e ha voluto comunque aprire l'attività. Quando gli agenti si sono presentati nel locale di via Rizzarda hanno trovato l'agenzia in pieno funzionamento: la modalità di raccolta e incasso delle puntate sui singoli eventi sportivi avveniva a mezzo di sei postazioni telematiche connesse ad internet. È stato accertato che varie raccolte di scommesse erano state effettuate nei giorni precedenti, mentre proprio durante i controlli numerosi avventori si stavano presentando in sala con l’intenzione e la specifica richiesta al gestore di poter scommettere. Circostanze che configurano l'esercizio clandestino di attività organizzata di accettazione e raccolta di scommesse per via telematica.
Le intenzioni della Questura di Belluno sono quelle di contrastare il mercato clandestino del gioco d'azzardo e della ludopatia, anche se resta sul tappeto tutta la problematica della legislazione italiana in materia di gioco d’azzardo che sembra fare a schiaffi con quella dell'Unione europea. Nel caso dell'agenzia appena messa sotto sequestro, la società che gestisce il gioco è la filiale di Lugano (Svizzera) della Goldbet Sportwetten, società con sede legale in Austria. Da un paio d'anni la Goldbet sta cercando di sbarcare in Italia con le proprie agenzie e in altre zone d'Italia ha vinto la sua battaglia riuscendo a ottenere il dissequestro e la riapertura delle agenzia sfruttando anche la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che ha giudicato troppo restrittiva la legge sulle liberalizzazioni del decreto Bersani. La vicenda della Goldbet di Feltre proseguirà sicuramente nelle aule di giustizia. Solo il tempo dirà quale sarà l'esito.
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