Schianto in pista a Cortina: muore un olandese

CORTINA. Si schianta sulla pista nera Labirinti delle Tofane: non c’è stato nulla da fare per un olandese di 47 anni, M.S., che ieri pomeriggio è morto dopo la caduta lungo la discesa. L’uomo è stato ritrovato incastrato sulle reti di protezione; se queste ultime avessero ceduto, avrebbe fatto una decina di metri di volo nella scaprata sottostante.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 14 di ieri pomeriggio. Il turista olandese si trovava insieme con un gruppo di otto compatrioti: partiti dalla Val Gardena, stavano facendo il tour sugli sci. Arrivati sulle piste cortinesi, la discesa lungo la Labirinti: gli amici a un certo punto l’hanno lasciato dietro di loro, benchè l’uomo, esperto sciatore, non sembra fosse l’ultimo della fila.
La pista Labirinti è una delle più difficili, sotto il rifugio Duca d’Aosta (“solo per esperti” avverte il cartello piantato nella neve) e si interseca con quella che domani sarà teatro della Coppa del mondo in preparazione a Cortina. All’incrocio, la Labirinti verso destra si collega alla Stratofane, che è quella della Coppa del Mondo, interdetta essendo in preparazione per le gare dei professionisti. A sinistra, direzione obbligata in questo periodo, ci si collega con la pista Canalone, la cui discesa a lato è protetta dalle reti, perchè fiancheggia una scarpata. L’uomo è stato ritrovato riverso tra le reti, incastrato con l’attrezzatura da sci. In testa aveva ancora il casco, ma i traumi riportati nella caduta sono stati letali.
I suoi compagni, terminata la loro discesa, non lo hanno visto arrivare e allora hanno ripreso la seggiovia per tornare su e hanno allertato il posto di polizia del servizio piste. Loro in seggiovia pare si fossero già resi conto che sotto c’era il corpo del loro compagno. I poliziotti li hanno intercettati usciti dalla seggiovia e sono scesi insieme fino al punto in cui era stato individuato il corpo. Gli stessi poliziotti hanno effettuato le prime manovre rianimatorie, alle operazioni si sono aggiunti due medici che si trovavano a passare in quel momento e anche il medico della polizia che era impiegato sulle gare cortinesi: finita l’attività ha raggiunto i colleghi del servizio piste. Sul posto è arrivato l’elisoccorso del 118, è stato usato anche il defibrillatore, ma l’olandese non dava più segni di vita.
La polizia del Commissariato di Cortina che fa servizio piste, ha cercato di ricostruire lo schianto: non sarebbe stato un malore a provocare la caduta autonoma dello sciatore, morto per i brutti traumi riportati nello schianto. La pista è stata chiusa per permettere i soccorsi in un primissimo momento, poi i rilievi degli operatori.
La pista è considerata per esperti, ricca di “muri” importanti: è possibile che l’olandese abbia perso il controllo dei suoi sci in un punto più difficoltoso o veloce. Un incidente per il quale non ci sarebbero testimoni. (cri.co. e lo.so.)
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