Schianto in moto a Falcade, muore un macellaio

Vanni Agiollo, 61 anni, gestiva un negozio a Chirignano. Si è scontrato con la macchina di una famiglia di Trieste

FALCADE. La gita in moto di sei veneziani finisce in tragedia su una delle strade più trafficate e piena di curve e tornanti del Bellunese, la 346 del San Pellegrino. . Ieri mattina, attorno alle 10 il gruppo stava salendo da Falcade in direzione Passo San Pellegrino. Da una prima ricostruzione dei carabinieri di Falcade e Gosaldo una delle moto ha invaso la corsia opposta, forse per un sorpasso che il centauro non è riuscito a completare. La moto si è schiantata contro una macchina di turisti triestini che stava scendendo verso Falcade.

Il colpo contro l’auto è stato fatale, il motociclista è morto all’istante. La vittima è Vanni Agiollo, 61 anni di Noale, residente a Chirignago, grosso quartiere di Mestre. Persona conosciutissima per il suo lavoro, in modo particolare, quello di macellaio. Agiollo viaggiava a bordo della sua Yamaha Mt09 Fazer che ha impattato contro una Sangyong Kiron, con a bordo quattro persone, una famiglia di Trieste.

L’automobilista, Pietro Genna, era con la moglie e due figli. La sua auto era regolarmente sulla corsia di destra, e stava scendendo dopo aver completato uno dei curvoni della strada, in direzione Falcade, quando si è trovato con la moto addosso. Tutta la famiglia è finita in ospedale per ferite non gravi ma soprattutto per lo choc. La macchina ha riportato danni soprattutto nella parte laterale di sinistra, dal cofano, al parabrezza, a tutta la fiancata e ai vetri laterali, compresa una gomma bucata.

Allertati dai passanti sono arrivati subito i soccorsi. La Croce Verde di Falcade ha provveduto a portare all’ospedale di Agordo la famiglia di Trieste. Poi sono arrivati i vigili del fuoco di Agordo con cinque uomini e un mezzo e in seguito i volontari di Canale d’Agordo con quattro persone. I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza i mezzi.

Ad occuparsi dei rilievi di legge i carabinieri di Gosaldo e Falcade.

Si è subito visto che non c’era più niente da fare per il motociclista: la moto era per terra, praticamente distrutta, il corpo del veneziano venti metri più avanti.

Il traffico è rimasto fermo per ore, fino alle 12.30 quando è rimosso il corpo e la strada è stata riaperta a senso unico alternato. Ma solo più tardi, dopo aver portato via con il carro attrezzi anche la macchina, è stato possibile riaprire la strada completamente. Nel frattempo si era creata una enorme cosa, un vero e proprio assembramento di auto e moto sia nella direzione del passo San Pellegrino che nell’altra verso Falcade e anche verso il passo Valles.

Migliaia di turisti sono rimasti fermi, qualcuno è tornato indietro ma su quel tratto molto trafficato in questa domenica ancora di piena estate non sono mancati i disagi.

Padre di due figli, Agiollo era in pensione dall’anno scorso, ma continuava a lavorare assieme alla moglie, per poi pianificare viaggi e gite, la sua passione più grande. Era nonno e stava per diventarlo un’altra volta. Era appena tornato dalle vacanze in Sardegna, che già sognava di andare a vedere le montagne. E sulle montagne ha perso la vita. —

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