Schianto della Veneggia prende tre anni e mezzo

BELLUNO
Il camioncino volò nella scarpata, davanti al centro commerciale Veneggia. Dopo l’urto con una Volkswagen Passat, perse la vita Ivano Bonaldo, un veneziano di Tessera, che lavorava per il corriere Bartolini. Il conducente dell’autovettura Massimo De Nardi è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione per omicidio stradale. Il suo difensore Vanni Sancandi aveva chiesto il rito abbreviato, che è stato celebrato davanti al gup Enrica Marsone ha dato diritto allo sconto di un terzo della pena. I familiari di Bonaldo non si sono costituiti parte civile, perché erano già stati completamente risarciti.
L’incidente si verificò il 19 ottobre 2018, verso le 12.30. Bonaldo stava viaggiando sul tratto urbano della statale 50 del Grappa e passo Rolle, quando improvvisamente la Volkswagen, che stava arrivando dalla direzione opposta ha invaso la sua corsia, all’altezza del ponticello e non gli ha dato scampo, dopo l’urto. Non c’erano vie di fuga e il camioncino ha sfondato il parapetto ed è finito nel burrone, facendo un volo di una trentina di metri.
I due veicoli non procedevano a velocità elevata e molto si è discusso sulle cause dell’incidente, oltre che sulle condizioni del piccolo viadotto. Il difensore Sancandi sosteneva, fin dall’inizio, che il suo assistito avesse sofferto di un malore, ma i successivi accertamenti hanno permesso di stabilire che De Nardi aveva preso un farmaco, per la precisione un sonnifero. Inoltre, secondo i rilievi fatti dai carabinieri, l’uomo ha inviato un messaggino con il cellulare alle 12.33. La difesa ha sostenuto di nuovo la tesi del malore e del successivo svenimento, oltre a questo lo stesso sms sarebbe stato mandato dopo lo schianto. Quanto alla morte di Bonaldo, sarebbe avvenuta a seguito della caduta dal ponte per lo schiacciamento da parte del camion.
La Procura ha chiesto tre anni e mezzo ed è proprio quello che ha ottenuto dal giudice. I lavori al ponte da parte del Comune di Belluno cominceranno nel mese di settembre, sulla base di un progetto preesistente alla tragedia. L’importo dei lavori è di 600 mila euro. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi