Schianti e Piave da paura Vendramini: «Gran lavoro dei nostri volontari»



. Il lavoro di squadra tra personale comunale e volontari della Protezione civile arginano i danni dell’ondata di maltempo a Ponte. Domenica si sono registrati schianti a causa del vento sopra Quantin e qualche allagamento, oltre alla preoccupazione per il Piave che continuava a salire, ma una gestione attenta della situazione ha evitato guai alla popolazione. «La lunga giornata è cominciata alle 5 di mattina, con un primo intervento gestito dalla Protezione civile nella zona di Maraschiata, lungo la strada che porta in Nevegal», racconta il sindaco, Paolo Vendramini, «abbiamo effettuato il taglio di piante schiantate dal vento che stavano bloccando delle strade di accesso a casa di alcune famiglie. Dopodiché siamo intervenuti per la segnalazione di alcuni allagamenti e abbiamo transennato le zone più pericolose, oltre a svuotare i tombini intasati dalle foglie. Durante la giornata siamo intervenuti a Lastreghe, Boz, Cugnan, Quantin e in tutta la zona alta dei Coi per segnalazioni di vario genere, principalmente collegate alla grande quantità d’acqua scesa lungo i versanti. L’energia elettrica è mancata principalmente nella frazione di Cugnan, ma è stata ripristinata dopo due ore di intervento delle squadre dell’Enel». A destare preoccupazione, però, è stato ancora una volta il Piave: «Abbiamo cominciato a ricevere le prime segnalazioni dall’asta del Piave, che si è allargato molto, esondando in alcuni punti, senza però arrecare danni ad abitazioni o altri beni. Per precauzione, comunque, la strada che da Paiane porta verso Soccher e al campo sportivo è stata chiusa, così come la ciclabile». Più gestibile, rispetto a un anno fa, anche la situazione del Rai, che proprio in occasione di Vaia aveva dato non poche noie esondando: «L’Um Alpago ha messo in moto le idrovore in via precauzionale», continua Vendramini, «in modo che l’acqua non raggiungesse livelli troppo elevati, nonostante la portata fosse aumentata notevolmente».

Circa una ventina i volontari intervenuti domenica sul territorio di Ponte nelle Alpi: «Voglio ringraziare il personale del Comune e tutti coloro si sono messi a disposizione della Protezione civile e di tutta la cittadinanza. Un grazie particolare va al nostro coordinatore territoriale, Omar De Fina, con il quale stiamo facendo un lavoro molto importante per tutta la comunità».

Decisivo, infine, il ruolo della nuova sede di Criol, recentemente affidata in comodato d’uso alla Protezione civile: «La struttura è equipaggiata con radio e altre strumentazioni utili alla gestione delle squadre sul territorio», conclude il sindaco, «inoltre sono presenti stanze dove gli operatori possono dormire e riposarsi ed è stata molto importante per coordinare le operazioni». —

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