Scambio di doni con i paracadutisti

BELLUNO. Il pericolo viene dal cielo. Se per sfortuna dovesse piovere. Un raduno triveneto dei paracadutisti non può dirsi completato, senza i lanci dei parà più giovani, guidati da Corrado Marchet del Paracadutismo Belluno. Un nazionale azzurro, che è in grado di atterrare su un bersaglio di pochi centimetri. Ieri mattina l’incontro del presidente bellunese Guido Boito con il sindaco Jacopo Massaro, nella sala giunta di Palazzo Rosso e lo scambio dei doni. Il primo cittadino, che oggi non potrà essere presente per precedenti impegni ha avuto un libro di Belisario Naldini dal titolo Morire per qualcosa: cronache del 185 Reggimento paracadutisti Nembo e un gagliardetto celebrativo del sessantesimo anniversario della sezione cittadina e ha risposto con un piccolo stendardo del Comune e un paio di pubblicazioni di Dino Buzzati.
Il programma della giornata è confermato: dopo che ieri sera c’è stata la messa officiata dal cappellano militare don Sergio Capraro, nella chiesa di Santo Stefano, stamattina l’ammassamento è fissato per le 10, nel piazzale della stazione; mezz’ora dopo l’inquadramento e alle 11 la partenza del corteo, in direzione del monumento ai caduti di viale Fantuzzi, dove ci saranno l’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro; poi piazza Piloni, via Zuppani, via Carrera, piazza Santo Stefano, via Roma, piazza Vittorio Emanuele e piazza dei Martiri, dove è stato montato il palco delle autorità. Ci saranno il presidente nazionale Giovanni Fantini e l’assessore regionale Massimo Giorgetti.
Il grido “Folgore” ripetuto tre volte sarà il segnale per il proseguimento verso piazza Duomo e via Rialto, per tornare davanti al teatro Comunale, dove ci sarà la sfilata ufficiale. Tutto questo scortato dal Complesso bandistico “Città di Belluno e dai rappresentati degli altri corpi militari: «Non possiamo essere numerosi come gli alpini, naturalmente, ma pensiamo di poter portare a Belluno tra i 600 e i 1000 paracadutisti», spiega Boito, «eravamo già stati qui e in un caso anche con il raduno nazionale. L’augurio è che il meteo sia clemente, in maniera che la nostra festa sia completa. Ci saranno anche quattro lanci da sopra il listòn: piacerebbe anche a me preparare il paracadute, ma giustamente non abbiamo più l’età e dobbiamo dare la precedenza ai più giovani. Contiamo anche sulla presenza dei bellunesi, si capisce. Ci aspettiamo anche di avere la loro simpatia». (g.s.)
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