Sbranato un capriolo ai margini del paese Preoccupano i lupi così vicini all’abitato

I timori dei residenti accresciuti dalla ferocia dell’animale: non era troppo affamato, la carcassa trovata quasi indenne

SAN NICOLO’ COMELICO

Il lupo si è spinto fino ai margini dei paesi in Comelico: e la gente è allarmata. Ieri mattina presto la scoperta di un capriolo morto, trovato da Mario Doriguzzi, nel suo piazzale del legname a Gera, nel Comune di San Nicolò.

«Verso le sette del mattino», spiega, «stavo andando nel piazzale vicino alla nostra sede per spostare dei tronchi (l’azienda condotta dal figlio Davide si occupa infatti di lavori boschivi e trasporto legname, ndr) quando ho visto a terra un capriolo che era stato sbranato. Il corpo era ancora tiepido, quindi non credo fosse passato molto tempo dal fatto. Le interiora erano state sparpagliate a poca distanza e c’erano ampie tracce di sangue tutto intorno. Insomma, si comincia ad avere paura anche qui in Comelico», prosegue Mario Doriguzzi, «perché è stato inequivocabilmente un lupo a fare questa razzia. È il lupo che cerca le interiora dell’animale e le disperde poi vicino a dove lascia la vittima. Le tracce sono eloquenti. E doveva essere un solo animale, e nemmeno troppo affamato se poi ha lasciato quasi intatta la carcassa del capriolo».

Il piazzale della ditta Doriguzzi si trova sulla sinistra orografica del torrente Padola, che in quel punto ha acque basse.

«Credo», continua l’uomo, «che il capriolo si sia avvicinato alle abitazioni, che distano pochissime decine di metri dal luogo dell’aggressione, in cerca di qualcosa da mangiare e che il lupo lo abbia seguito guadando il torrente. Preoccupa la vicinanza alle case ed anche il fatto che dalla parte opposta del torrente ci sia la ciclabile che da Santo Stefano posta verso Sega Digon, spesso trafficata e percorsa anche da bambini. Insomma, sarebbe certamente rischioso fare un incontro con un gruppo di lupi affamati».

Così, dopo i casi di due capre sbranate a Mel, di cinque pecore a Stabie, di due asini a Lentiai, solo per citare i più recenti fatti di cronaca, il lupo è comparso anche nel basso Comelico.

«Un autista mi ha riferito di aver trovato quattro caprioli uccici sulla strada che scende da passo Monte Croce Comelico, qualche settimana fa, ma qui in basso non c’erano ancora state tracce di lupo così chiare e precise».

Scoperto il capriolo morto, cosa avete fatto?

«Abbiamo avvisato le guardie forestali ed atteso il loro arrivo per i rilievi del caso. È chiaro che le grandi e ripetute nevicate degli ultimi mesi spingono gli animali in basso in cerca di cibo e i lupi li seguono per cibaresene».

L’azienda Mario Doriguzzi ha anche dotato la sua sede di un sistema di telecamere, onde evitare furti o danni.

«Adesso guarderemo i filmati», conferma Mario, « per capire come si sono svolti i fatti. Di certo vogliamo segnalare la questione alle autorità perché vivere con questa presenza al limitare dei paesi non lascia tranquilli, non solo chi possiede animali, ma anche tutti noi residenti. La sola idea di un incontro di notte con un lupo, o con un branco, fa paura». —



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