Sappada, un’Immacolata che apre orizzonti rosei

SAPPADA. Il fine settimana dell’Immacolata ha dato il via ufficiale alla stagione invernale. A Sappada sono saliti in tanti, principalmente per respirare l’atmosfera natalizia che già pervade la vallata. Un’affluenza che fa ben sperare per il periodo delle vacanze natalizie e per quello successivo delle settimane bianche. Aperti anche i primi impianti di risalita dei Campetti, dove gli appassionati hanno potuto affrontare le prime discese della stagione. Nelle scorse settimane la neve è caduta in buona quantità, per quanto le temperature molto rigide abbiano prodotto precipitazioni molto sottili, sia in vallata e sia in quota: a questa neve si è comunque andata ad aggiungere quella artificiale, che sta garantendo una copertura totale per sciare in tutte le piste e garantire il divertimento nel parco giochi sulla neve, Nevelandia. Rinviata domenica l’apertura della seggiovia della Pista Nera: piccoli problemi in corso d’opera hanno fatto slittare l’avvio. Non ancora numerosissimi, comunque, gli appassionati di sci; molto più numerosi invece coloro che hanno scelto il paese per due giorni di relax; Sappada si conferma insomma una delle mete preferite dagli amanti della montagna, anche d’inverno ed anche con temperature piuttosto rigide. Oltre alle piste da sci, in questi due fine settimana che precedono il Natale, Sappada offrirà anche i mercatini in piazza Palù: attorno ad un grandioso albero illuminato, nel più tradizionale stile natalizio sarà possibile fare qualche acquisto enogastronomico, legato all’artigianato locale, o bere un vin brulè. Ma Sappada è anche il paese dei presepi: lungo tutto il paese, infatti, gli occhi più attenti potranno scovare all’esterno delle case,sulle finestre o nei giardini, tanti presepi, ognuno dei quali pensato e realizzato nelle maniere più originali e uniche per l’occasione. Si ripeterà poi, il 28 dicembre, l’evento da record, che già lo scorso anno ha stupito tutti con uno strudel unico nel suo genere. Quest’anno, in piazza Palù, si vedrà il grissino più lungo mai sfornato, la cui ricetta proviene proprio dai panettieri della vallata. Ad accompagnarlo, il prosciutto di Sauris ,Wolf, di certo ottimo come spuntino dopo una giornata sugli sci.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi