Sappada: «Ora Campetti doni al Comune tutti gli impianti sciistici»

SAPPADA. C'è un unico modo - secondo "Sappada Cambia", all’opposizione - di salvare gli impianti della conca. Che i proprietari offrano gli impianti stessi al Comune e che l'amministrazione accetti di farsene carico, cedendo la gestione.
I consiglieri di "Sappada Cambia" sono fiduciosi che questa transazione possa maturare, in tempi anche brevi, avendo raccolto disponibilità sia da una parte che dall'altra. Altrimenti l'alternativa è la chiusura, per chissà quanto tempo. Il gruppo propone di aprire una trattativa tra il Comune di Sappada e Gts (società proprietaria dei sia degli impianti che degli immobili acquistati dalla liquidazione). E, questo, considerando che Gts ha più volte reso pubblico che non vuole gestire direttamente gli impianti.
«La nostra proposta prevede che gli impianti vengano "donati " al Comune di Sappada». Infatti, ad avviso degli esponenti della minoranza, è arrivato il momento di dimostrare che sia la società proprietaria dei beni, sia il Comune di Sappada hanno a cuore il futuro degli impianti di risalita, così come più volte affermato. «Il Comune può diventare proprietario degli impianti avendo queste strutture una evidente finalità pubblica. Una volta divenuto proprietario il Comune potrà darli in gestione, ma nel contratto d'affitto potrà impegnarsi a sostenere delle spese che altrimenti trascinerebbero qualsiasi gestore nelle note difficoltà finanziarie che in questi mesi hanno colpito la Nuova Campetti».
Il Comune potrà ad esempio impegnarsi nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti - asseriscono i consiglieri comunali -, accollarsi le spese del leasing per la pista Pian dei Nidi o sostenere altre spese come quella dell'energia elettrica, secondo quanto consentito dalla legge. In questo modo il gestore che avrà meno spese sarà messo nelle condizioni di programmare le stagioni turistiche e quindi ridare fiducia ai turisti e ai molti soci che in questi anni hanno contribuito a tenere in piedi il turismo a Sappada.
Non solo, il Comune di Sappada, in quanto proprietario della rete strutturale, potrà più facilmente accedere a contributi e bandi pubblici per il rinnovo e l'ampliamento degli impianti e delle piste di sci.
Fin qui la proposta, poi "Sappada Cambia" chiarisce la posizione di queste settimane. «Sappada Cambia ha atteso in queste settimane che la società Nuova Campetti mettesse in atto tutte le strategie per raccogliere i fondi necessari a continuare l'attività di gestione degli impianti di risalita. Abbiamo deciso di non intervenire nella promozione di questa raccolta fondi perché non crediamo che nella situazione attuale sia possibile gestire gli impianti con i soli contributi della cittadinanza».
L'opposizione ribadisce anche che il ruolo del pubblico nel contesto delle infrastrutture turistiche di Sappada sarà necessario oggi ed in futuro. I cittadini di Sappada ricorderanno che, coerentemente al nostro programma elettorale, abbiamo chiesto ed ottenuto la convocazione di un consiglio comunale presentando una mozione che impegnava il Comune a partecipare all'asta ed acquistare gli impianti di risalita e tutti i beni immobili al costo complessivo di circa 400 mila euro. «La nostra proposta fu bocciata dall'attuale maggioranza. Se le tutte forze in campo (Gts, Comune e Nuova Campetti) vorranno superare i preconcetti e le vecchie polemiche dando seguito alla concreta possibilità che gli impianti ritornino di proprietà del Comune si aprirà per Sappada una stagione più serena e di sviluppo».
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