Santa Giustina, lascia il dirigente scolastico

SANTA GIUSTINA. Inedita data in pieno agosto per un consiglio comunale, legata a una scadenza di legge ma anche alla volontà di ringraziare ufficialmente il professor Giulio Bertoldi che, dopo sei...
SANTA GIUSTINA. Inedita data in pieno agosto per un consiglio comunale, legata a una scadenza di legge ma anche alla volontà di ringraziare ufficialmente il professor Giulio Bertoldi che, dopo sei anni alla guida del locale Istituto Comprensivo, con il primo settembre prossimo si trasferirà in Primiero. «È stato un rapporto franco e schietto nel rispetto delle reciproche competenze» ha affermato l’assessore all’istruzione Angela Bortolin, «che ci ha permesso di realizzare tantissime cose in una collaborazione fruttuosa».


Da parte sua il dirigente ha ringraziato l’amministrazione per la disponibilità anche di risorse per la scuola, che ha permesso di realizzare numerosi progetti senza gravare sulle famiglie con ulteriori spese, come spesso accade per i bilanci sempre più risicati delle scuole, e ha sottolineato come questo istituto sia uno dei migliori del Feltrino.


«Me ne vado a malincuore», ha sostenuto davanti al consiglio comunale, «la mia famiglia è in Trentino e questa era probabilmente l’ultima occasione per provare a riavvicinarmi, e non vi so dire se arriverà un altro dirigente nell’Istituto, viste le carenze nell’organico provinciale». Al preside è stata consegnata dal sindaco una targa.


Il consiglio aveva come unico punto all’ordine del giorno gli adempimenti, scadenti il 24 agosto, previsti dalla nuova legge regionale per la difesa del suolo. Una legge definita sia dalla maggioranza che dall’opposizione positiva nelle intenzioni, ma meno convincente nel modo in cui sembra orientata ad agire: se l’idea è quella di non incrementare le aree edificate, il rischio è che i centri urbani si sviluppino in altezza, snaturando le caratteristiche dei paesi.


Si spera che non restino lettera morta i finanziamenti per il recupero e la gestione degli edifici esistenti, che potrebbero compensare i costi maggiori rispetto a costruire ex novo che servono per lavorare su edifici esistenti.


Resta il fatto positivo che, essendo vigente ancora il vecchio Piano Regolatore, fortemente sovradimensionato, anche in questa fase transitoria rimangono ampi margini di intervento per i cittadini, anche se qualche lotto edificabile viene al momento congelato perché non si trova in prossimità di aree già urbanizzate.


Anna Apollonia


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