Santa Croce, parte la stagione

Domani il via ufficiale alla balneazione, kitesurfer già in azione. Al Sarathei si attendono gli stranieri

FARRA D’ALPAGO. Inizio tra luci e ombre per la stagione turistica sul lago di Santa Croce, mentre è in partenza il bando d’appalto per assegnare la gestione dei chioschi previsti dal Comune per potenziare l’offerta commerciale e di servizi ai bagnanti.

Dopo un affollatissimo ponte di fine aprile, che aveva fatto ben sperare, le insistenti piogge di maggio, concentrate purtroppo nei week end, hanno impedito finora di bissare l’exploit di appassionati sportivi e vacanzieri. Quelli che si sono fatti scoraggiare meno dal meteo sono comunque gli scatenati kitesurfisti, che anche nell’incerto scorso fine settimana hanno popolato di vele il cielo sopra l’area ambientale sulla sponda nord del bacino lacustre dell’Alpago. Il vento forte e l’acqua ancora fredda non hanno però impedito nemmeno ai primi surfisti di cimentarsi con i primi bordi della stagione balneare, che – lo dispone un’ordinanza della polizia locale – prenderà il via ufficialmente domani.

A Poiatte, dove hanno la loro base, numerosi appassionati della tavola a vela si sono infatti dati appuntamento per inaugurare l’attività sfidando anche la pioggia, che a tratti non ha risparmiato nemmeno i primi devoti della tintarella stesi sul prato della spiaggia di Farra.

«La voglia di lago senz’altro c’è e riguarda diversi aspetti della vacanza», fa il punto Marina Antoniazzi, titolare insieme al marito del camping Sarathei, «da un lato ci sono quelli che vivono in Alpago e nei Comuni vicini che hanno voglia di domeniche, possibilmente calde, in cui fare passeggiate, bagnarsi nel lago, far giocare i bambini e prendere il sole. Poi ci sono i turisti. L’altr’anno per esempio era iniziato male, sempre per via del maltempo nei fine settimana, poi però ci sono stati due mesi estivi come non si vedevano da molti anni, col bel tempo e un pienone che si faticava a starci dietro». Dalla pianura a volte chiamano anche tre volte al giorno la reception per sapere che tempo farà. «La gente di questi tempi è più attenta a spendere», spiega Antoniazzi, «le famiglie tendono a diminuire le uscite, quindi se il meteo annunciato è incerto o negativo “saltano” la gita. Poi magari, invece di domenica, piove lunedì».

Gli stranieri invece continunano a costituire una presenza solida sotto la voce “arrivi”: «Abbiamo tanti clienti dall’estero che vengono qui in vacanza anche da vent’anni. Amano davvero questo posto, non solo la spiaggia ma tutto l’Alpago, dal lago fino al Cansiglio».

Ezio Franceschini

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