San Vito, missione in terra romagnola a caccia di clientela

SAN VITO. È un gemellaggio che funziona quello tra San Vito ad Alfonsine, cittadina romagnola che frequenta il paese cadorino da un trentennio, da quando cioè don Pio Dalle Fabbriche “inventò” quassù un campeggio per i suoi parrocchiani.
In questo campeggio è “passata” tutta la gioventù di Alfonsine.
Anni fa, per iniziativa degli allora sindaci dei due Comuni, il compianto Vittore De Sandre e Renzo Savini, l’amicizia si è trasformata in un patto di gemellaggio, approvato e sottoscritto da entrambi i consigli comunali. Da qui le periodiche e reciproche visite, che consentono a chi partecipa di vivere esperienze di alto valore. Lunedì il sindaco di San Vito, Andrea Fiori, ha partecipato alla ricorrenza della Liberazione.
Alfonsine, una cittadina del Ravennate che rimase distrutta dal passaggio del fronte (sul Senio, che l’attraversa, si combatté per quattro mesi), celebra ogni anno il 10 aprile l'anniversario della Liberazione che avvenne nel 1945. Ogni anno giunge al Comune di San Vito l’invito a partecipare alle solenni cerimonie per la Liberazione; una ricorrenza che fa affluire ad Alfonsine molti Comuni del centro Italia che parteciparono alla lotta conclusa sul Senio per l’appunto il 10 aprile.
Nella giornata dedicata a coloro che diedero la vita in nome degli ideali di pace, di libertà e di eguaglianza, non poteva mancare il riferimento a Mario Pasi, il partigiano ravennate impiccato nel 1945 al Bosco delle Castagne, sopra Belluno, dopo una lunga serie di sevizie davvero inumane. A Mario Pasi, Alfonsine ha dedicato una via.
«E' sempre un piacere partecipare alla cerimonia della Liberazione di Alfonsine», racconta il sindaco Fiori, «dove, con estremo rispetto, vengono ricordati momenti importanti della storia della nostra Italia».
La discesa ad Alfonsine è stata anche l'occasione per incontrare il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, per cementare quella collaborazione tra i due Comuni in campo turistico che è stata messa a punto da qualche tempo.
«Con il direttore del consorzio Alto Cadore, Massimo Forgiarini, e il consigliere Renato Fundone, abbiamo incontrato Gnassi», racconta Fiori, «per definire i dettagli della collaborazioniste che abbiamo iniziato con Rimini in campo promozionale. La città balneare romagnola in inverno si promuoverà a San Vito, sulle piste da sci; e noi in estate ci promuoveremo a Rimini, lungo la riviera più affollata d’Italia. Una strategia che porterà i suoi frutti in termini turistici e che vedrà il nostro Comune presente ai grandi eventi che Rimini organizzerà durante la bella stagione». (a.s.)
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