Saltano gli scatti di anzianità per infermieri, oss e tecnici

Mancano impiegati amministrativi, l’Usl non è in grado di erogare le progressioni. I sindacati di categoria e le rsu chiedono un incontro urgente con la direzione
INFERMIERI IN CORSIA
INFERMIERI IN CORSIA



Non solo belle notizie. L’Usl eroga il premio di produzione al personale del comparto (infermieri, tecnici e operatori socio sanitari), ma per loro arriva una brutta sorpresa. Questi lavoratori, infatti, non vedranno l’aumento dello stipendio grazie allo scatto di anzianità.

A lanciare l’allarme sono i sindacati di categoria e le rsu che, in modo unitario, hanno già inviato una lettera alla direzione strategica dell’azienda sanitaria per chiedere un incontro urgente.

«Quest’anno l’accordo sulle progressioni non potrà trovare un seguito e quindi le somme non potranno essere erogate. Il problema è che la norma in questo campo è stringente», spiega Gianluigi Della Giacoma, segretario della Fp Cgil. «Se la quota non viene erogata ai lavoratori entro l’anno, questa viene persa. In poche parole, il lavoratore che attendeva quest’anno l’aumento dello stipendio, rischia di non vederlo nemmeno il prossimo».

Una situazione incresciosa che dipenderebbe dalla carenza di personale amministrativo: «Questo è quanto ci è stato riferito dall’Usl 1 Dolomiti. Una carenza che ha portato anche al ritardo dei pagamenti verso alcuni fornitori di prestazioni d’opera. Ci sono cooperative che hanno dovuto attendere diversi mesi prima di vedersi pagate le spettanze».

Le rsu sono molto contrariate: «La procedura per l’assegnazione delle progressioni», precisa Andrea Fiocco, rsu Fp Cgil, «deve chiudersi entro dicembre di quest’anno. Come sindacati abbiamo iniziato già a marzo a sollecitare l’Usl a ragionare su questo tema. Sappiamo, infatti, che i tempi sono piuttosto lunghi, visto che è necessario individuare la somma a disposizione, i criteri di aggiudicazione, firmare una pre-intesa, poi l’intesa, infine stilare la graduatoria dei lavoratori». «Malgrado le nostre pressioni», continua Fiocco ricordando che nel 2015 si era presentata la stessa situazione, «l’azienda non ha avviato la procedura e ora la frittata sembra fatta, visto che i vertici dell’Usl ci hanno fatto sapere che non possono concentrare tutte le forze solo su questo ambito. Ciò significa che i lavoratori del comparto che quest’anno avrebbero avuto diritto a ricevere la progressione, non la potranno avere. E il prossimo anno non c’è certezza di poterla ottenere».

«La questione», spiega anche Lorella Vidori del Nursing up, «è che si fatica a uniformare i sistemi di valutazione delle performance dei dipendenti dopo la fusione tra il distretto di Feltre e quello di Belluno. E ora i dipendenti perderanno le somme del 2019».

Una cosa non da poco, visto che questi soldi vanno ad incidere sui contributi previdenziali ai fini pensionistici. E quello che non viene aggiudicato oggi non può essere recuperato l’anno successivo, come arretrato. «La somma che avrebbe dovuto essere assegnata quest’anno, finirà tra i residui dell’Usl e sarà utilizzata per altri progetti», conclude Vidori. «Siccome le progressioni sono assegnate ogni due anni, il prossimo si faranno avanti altri dipendenti, che quindi potrebbero avere la precedenza su quelli che ne avrebbero avuto diritto quest’anno». —

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