“Run to the pines”, Cadore invaso dai cultori della Vespa

PIEVE DI CADORE. Soddisfazione e alto gradimento da parte dei vespisti che domenica hanno partecipato alla “Run to the pines”, la "Corsa tra i pini", organizzata per la nona volta dall'associazione...

PIEVE DI CADORE. Soddisfazione e alto gradimento da parte dei vespisti che domenica hanno partecipato alla “Run to the pines”, la "Corsa tra i pini", organizzata per la nona volta dall'associazione Uvageneration di Pieve.

«Il ritrovo quest'anno è stato fissato sul piazzale del Bar Bianco Cadore, in via Cortina», spiega Alessandro Faè, presidente dell’associazione cadorina. Quì circa 80 vespisti sono arrivati da tutto il Veneto, Friuli Venezia Giulia e dall’Emilia Romagna. Il gruppo più distante quest’anno è arrivato da Bologna. I partecipanti hanno ricaricato subito le energie con un'abbondante colazione, giusto in tempo per accogliere - visita inaspettata ma molto gradita- il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti».

«Devo complimentarmi con voi», ha affermato il sindaco, «per l’ottima organizzazione. Per l’edizione del 2014, che sarà quella del decennale, il Comune dovrà trovare il modo di collaborare con l'organizzazione. È una manifestazione che in questi anni ha portato il nome di Pieve nelle regioni dalle quali sono arrivati i partecipanti, promuovendo la nostra immagine». «Sono convinto anch’io», ha risposto il presidente Faè, «che per il decennale dovremo impegnarci al massimo, sia per organizzare al meglio l’evento, in modo da aumentare ancora gli iscritti, sia per promuovere non solo Pieve ma l’intero Cadore».

«La lunga fila di scooter pronti alla partenza ha incuriosito anche i vigili del fuoco di Pieve», sottolinea Faè, «che hanno ammirato le nostre "fiammanti" Vespe. Al termine delle cermonie e della colazione, lo “sciame” di Vespe ha attraversato tutta la vallata del Centro Cadore raggiungendo prima Vigo e Laggio e poi salendo fino a Casera Razzo. Il viaggio è poi proseguito verso il paese di Sauris dove abbiamo potuto visitare il prosciuttificio Wolf, con gli inevitabili assaggi delle loro specialità. Nell’ultimo tratto del percorso la lunga fila di vespe ha raggiunto il Passo della Pura, e quindi il rifugio Tita Piaz, dove c’era in attesa il pranzo. È stata un’esperienza unica, specialmente per gli emiliani che non conoscevano i piatti tipici friulani e cadorini. Un pranzo chiuso dallo strudel offerto dalla pasticceria Da Via di Domegge. Il percorso completo è stato di circa 100 km, e nonostante il peso del viaggio, alla conclusione del raduno si sono viste sempre facce sorridenti, forse un po stanche, ma appagate dalle nostre strade, dai panorami offerti dalle nostre montagne e... dall’ottimo cibo. Come risultato abbiamo già delle prenotazioni per l’anno prossimo». (v.d.)

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