Rubate le offerte nella chiesa di San Floriano

Erano rinchiuse dentro un armadio della sacrestia: bottino 150 euro. Il parroco ha già presentato denuncia ai carabinieri
Forno di Zoldo, 14 luglio 2005, Frazione di Pieve di Zoldo chiesa arcipretale di San Floriano - La chiesa di San Floriano
Forno di Zoldo, 14 luglio 2005, Frazione di Pieve di Zoldo chiesa arcipretale di San Floriano - La chiesa di San Floriano

FORNO DI ZOLDO. Furto. In un luogo sacro. Un ladro si è introdotto nella sacrestia della chiesa di San Floriano, rubando le offerte ricavate dalle candele. I soldi erano custoditi in un armadio. «Certamente», dice don Moreno, «l’autore è qualcuno che che sapeva, o ha scoperto, dove era nascosta la chiave della sacrestia. Non c’è stata, infatti, alcuna effrazione. Il ladro è entrato e uscito in tutta tranquillità dalla porta dingresso».

La somma rubata non è ingente, si parla di non più di 150 euro. Resta il gesto, che ha scombussolato un po’ tutta la comunità: «Il gesto», continua don Moreno, «è deplorevole, recarsi nel tempio di Dio e rubare le offerte... Non ci sono parole».

L’arciprete ha provveduto a fare denuncia, come è giusto che sia. «Non sappiamo», mette in rilievo don Moreno, «se la giustizia terrena troverà il colpevole o i colpevoli… Certo la giustizia Divina non mancherà di provvedere. Nel frattempo le chiavi sono ben custodite. Poi, nei prossimi giorni, metteremo sotto allarme la chiesa anche di giorno. E così sarà anche per tutte le pievi della zona».

Anche il sindaco Camillo De Pellegrin è rimasto con l’amaro in bocca: «Ho saputo del furto», sottolinea, «e ci sono rimasto male, visto che nel mirino dei ladri è finito un edificio sacro. So che don Moreno ha presentato denuncia ai carabinieri, speriamo di risalire all’autore di questo furto».

«Come amministrazione», conclude, «non possiamo girare la testa dall’altra parte e non possiamo incolpare per forza un turista. Può essere stato chiunque. Comunque sia, questo è un gesto che fa male alla nostra comunità».

Mario Agostini

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