Rubarono le offerte alla chiesa di S.Rocco, faranno volontariato

Furto delle offerte alla chiesa di San Rocco. Angela Magrini e Ademi Hyzri se la caveranno facendo del volontariato. Il loro difensore Pittino del foro di Udine ha chiesto e ottenuto dal giudice Feletto la messa alla prova. I due imputati svolgeranno un certo numero di ore di lavori di pubblica utilità e, se faranno le cose per bene, il reato di tentato furto sarà dichiarato estinto in un’udienza di verifica.
Gli 87 euro sono stati ritrovati e restituiti e l’Opera Diocesana San Martino Vescovo non ha avuto danni economici per i quali chiedere un risarcimento. I due erano stati incastrati dalla Polizia, dopo essere stati trovati in piazza dei Martiri con le banconote segnate nelle tasche. Entrambi erano andati a bere qualcosa al banco di un chiosco di bibite, non distante dall’edificio sacro e, una volta scoperti, hanno cercato di negare. La donna ha detto di essere impegnata in un giro di spese.
Dopo l’ultimo furto sotto Natale 2017, gli uomini della Squadra Mobile hanno intensificato gli appostamenti dentro e nelle vicinanze della chiesa. In precedenza c’era stati il furto del 22 settembre, per il quale le telecamere non avevano fornito immagini nitide, in grado di permettere l’identificazione dei due ladri. In seguito, ce ne sono stati altri due: il 16 novembre e il 21 dicembre, appunto. Nel frattempo, il parroco e la diocesi avevano deciso di potenziare la videosorveglianza, tanto che il nuovo occhio elettronico ha offerto fotogrammi chiari del ladro in azione, qualche giorno prima di Natale.
La polizia sapeva che i malviventi agivano sempre tra le 13 e le 14 e si aspettava un loro ritorno. All’interno della cassetta, erano state inserite due banconote da 5 euro segnate e fotocopiate dalla polizia. L’uomo è entrato e l’ha scassinata con un cacciavite, tra l’altro senza preoccuparsi di eventuali riprese, annunciate dai cartelli che il prete aveva sistemato in giro. Hyzri era collegato con Magrini attraverso un telefonino: la donna faceva il palo e, attraverso un auricolare, l’avrebbe avvertito, nel caso in cui gente o polizia fossero entrati, mentre lui trafficava attorno alla cassetta. Gli investigatori li hanno lasciati fare per bloccarli all’esterno: i due si erano rivisti al chiosco dei panini davanti porta Dante, come due turisti qualsiasi. In tasca l’uomo aveva quei biglietti da 5 euro segnati, prova del furto appena consumato in chiesa.
Sembrava furto aggravato ed è diventato tentato furto, per il quale bastano i lavori di pubblica utilità. –
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