Rotatoria, primi colpi di ruspa

AGORDO. Una rotonda grande come quella davanti ai vigili del fuoco che dovrebbe essere conclusa per la fine della primavera prossima.
In questi giorni chi transita sulla regionale 203 alle porte di Agordo, provenendo da Belluno, trova il senso unico alternato da semaforo e un nuovo cantiere. È quello, annunciato già all'indomani dell'inaugurazione del 1° stralcio della tangenziale, dal quale sorgerà la nuova rotatoria di Pragrande che smisterà il traffico per il centro di Agordo, per il futuro viadotto della tangenziale, per Belluno e, un domani molto in là nel tempo, anche per la galleria che passerà sotto al colle di Pian de Crós.
«I lavori sono iniziati» spiega il dirigente responsabile di Veneto Strade, Sandro D'Agostini «e il termine è programmato per la fine della prossima primavera. Verrà sbancata la collinetta per creare lo spazio per la rotonda e poi si provvederà anche a un'opera di consolidamento per la spalla del viadotto che salirà da Polane».
Per quest'ultimo ancora non ci sono i finanziamenti, mentre la rotonda è realizzata con il ribasso d'asta del primo stralcio della circonvallazione. Come ammette anche lo stesso D'Agostini, si tratta di un'opera piuttosto grossa (delle dimensioni della rotonda che sorge davanti alla stazione dei Vigili del fuoco) che porterà via un bel pezzo della collina sulla quale sorge anche il capitello votivo di Pian de Crós che comunque con verrà toccato. Come si può vedere dal progetto, poco dopo il bivio per Rivamonte, provenendo da Belluno, la strada abbandonerà l'attuale tracciato per accedere alla nuova rotonda. Qui si potrà scegliere se prendere la prima uscita e proseguire dunque per il centro di Agordo, oppure la seconda e imboccare il viadotto che porterà a Polane e quindi verso Taibon.
«La rotonda» spiega D'Agostini «è pensata anche in vista della galleria che rientra nel secondo lotto del secondo stralcio della tangenziale. Questa passerà sotto il colle e quindi verrà proseguita dal ponte sul torrente Missiga che rettificherà la curva attuale».
A quel punto da Agordo a Sedico sarà quasi tutto dritto. Inizialmente il progetto della circonvallazione non prevedeva la rotonda, ma il viadotto che sale da Polane era più basso e avrebbe seguito il vecchio percorso della ferrovia, gallerie comprese. «La modifica» dice D'Agostini «è stata decisa per motivi economici: nel primo caso tutto si sarebbe dovuto realizzare in un'unica soluzione con un costo di 30-35 milioni. Così, invece, si può fare in due fasi».
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