Rossi e la remuntada verso il decimo titolo

CRISTIANO MARCACCI. Dal ranch di Tavullia, dove sulla pista di dirt track si è allenato di brutto tra derapate e impennate, Valentino Rossi ha messo a fuoco l’unico obiettivo possibile che ha per Valencia: la remuntada. Ma quello di domenica è un circuito stretto e tortuoso e sorpassare in MotoGp non è affatto facile. Ciò, però, non significa che una rimonta sia impossibile.
Dopo il duello rusticano di Sepang con Marc Marquez, il Dottore arriverà a Valencia con sette punti di vantaggio su Jorge Lorenzo, non certo tanti partendo dall’ultima fila ma comunque un gruzzoletto dorato che potrebbe ben fruttare. Se ci voltiamo indietro, troviamo il precedente del Gp di Valencia del 2005. In quell’occasione, Rossi partì quindicesimo per poi tagliare il traguardo terzo, a meno di tre secondi dal primo (Melandri).
Se poi dovesse piovere, Vale potrebbe trovarsi coi primi in un paio di giri. Ovviamente, molto sarà nelle mani dello stesso Lorenzo. Se lo spagnolo dovesse vincere, Rossi dovrebbe arrivare alle sue spalle per essere campione e in caso di secondo posto del maiorchino l’italiano avrebbe bisogno di salire sul podio. Nel caso di Lorenzo terzo, però, a Rossi basterebbe un sesto posto. Un risultato, quindi, alla portata.
Si tratta comunque di conti fatti senza l’oste, e cioè senza il Tribunale arbitrale dello sport, a cui Rossi ha fatto ricorso contro la penalizzazione inflittagli a Sepang e che dovrebbe deliberare entro venerdì mattina (senza che i legali di Lorenzo possano partecipare all’arbitrato, alla luce della richiesta respinta ieri). In sostanza, il Tas ha tre opzioni: rigettare l’istanza (con Rossi che partirebbe ultimo a Valencia), accogliere il ricorso (con la decurtazione di un solo punto sulla patente, ipotesi abbastanza improbabile) o sospendere il giudizio. In quest’ultimo caso, Vale parteciperebbe con pieno titolo alle qualifiche, mentre il Tas entrerebbe più avanti nel merito: nel caso in cui venisse respinto il ricorso, Rossi potrebbe partire ultimo nella prima gara utile del 2016 (a seconda di quando il Tas si esprimerà) o il titolo 2015 sarebbe sub judice.
Intanto, a Valencia sono preoccupati, e non poco, per l’ordine pubblico. C’è infatti il timore che insulti, battibecchi, minacce e accuse reciproche tra piloti si ripercuotano tra il pubblico, tenendo conto che domenica si concentreranno in terra spagnola i tifosi di Marquez, Lorenzo e Rossi. Per la prima volta la follia da curva calcistica allunga il proprio spettro sul mondo dei motori.
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