Rivivranno in 4 documentari i tempi andati dell’artigianato

Il circolo “Promozione Cultura” ha preso in esame Mel e Villa di Villa ma si ripromette di cercare materiale anche su Lentiai e Trichiana 

L’INIZIATIVA

Il circolo “Promozione Cultura” di Mel metterà a punto un ciclo di quattro video documentari per mezzo dei quali verranno ricostruite e presentate al pubblico le attività artigianali e commerciali di un tempo relative ai due centri più emblematici del territorio zumellese, ossia Villa di Villa e il capoluogo comunale di Mel. Un tuffo nel passato e un’occasione per parlare di storie lontane, delle quali sopravvivono ancora dei testimoni che, con passione e dedizione, racconteranno in diretta ambienti e aneddoti che hanno contribuito a formarli nel corso della vita negli anni precedenti al boom economico, offrendo uno spaccato su come si viveva all’epoca. Due le puntate per Villa di Villa e un altro paio per Mel: si è iniziato ieri, in diretta Facebook sulla pagina del sodalizio e su Youtube. Un progetto che, come spiega la presidente del Circolo, Miriam Curti, parte da lontano.

«È un servizio che facciamo nei confronti della comunità», spiega, «perché il Circolo ha oltre trent’anni di vita, durante i quali è sempre stato vicino alla popolazione su vari aspetti: dalle problematiche di ordine sociale agli incontri con gli autori di libri per sponsorizzare la cultura e in tante altre circostanze. Visto che le conferenze non si possono svolgere per motivazioni legate all’emergenza sanitaria, abbiamo ragionato sulla possibilità di proporre un censimento delle attività che c’erano soprattutto a Mel e Villa, almeno all’inizio; dopodiché valuteremo anche un passaggio su Lentiai e Trichiana se avremo radunato abbastanza materiale. Sarebbe bastato forse prendere l’annuario della Camera di Commercio e leggere un elenco, ma ciò non avrebbe avuto lo stesso significato, e le domande su come erano effettivamente i negozi tanti anni fa, su quali erano le aspirazioni delle persone e dei giovani dell’epoca non avrebbero trovato le risposte che meritano: meglio far parlare dunque chi queste storie le ha vissute».

Il materiale raccolto è stato tanto: Curti punta a coinvolgere più persone possibili. «Da un’idea ne può nascere un’altra: siamo aperti a chi vorrà offrire il proprio contributo di memoria storica del territorio». Le prossime puntate andranno in onda a cadenza mensile, sempre nei fine settimana, e saranno comunicate volta per volta. —



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