Riprendono i lavori per le cabinovie e per migliorare la viabilità di Cortina

CORTINA
Avanti tutta, con gli occhi e il cuore al 2022. Sono ripresi a spron battuto i lavori ai piedi delle Tofane, inseriti nel Piano delle infrastrutture per i Mondiali di sci di Cortina gestito dal commissario di governo Luigi Valerio Sant’Andrea. Tra Pocol e le Cinque Torri si sta avviando il cantiere per realizzare la cabinovia tra Son dei Prade e Bai de Dones. Un nuovo collegamento funiviario che, di fatto, unirà i comprensori sciistici delle Tofane e delle Cinque Torri e che porterà la firma di Leitner ropeways.
La nuova cabinovia, un’opera da quasi 15 milioni di euro, avrà una lunghezza di quattro chilometri e mezzo e si articolerà in due tronchi, con una stazione intermedia posta all’altezza della località Cianzopè; ben 54 le cabine da 10 posti che si muoveranno tra la stazione sciistica di Pocol e quella delle Cinque Torri, con una portata oraria che andrà da 1.100 a 1.800 persone. L’opera sarà completata fra dicembre e gennaio prossimi.
Rumerlo
Operai al lavoro, dopo il periodo del lockdown da coronavirus, anche sui prati sopra Gilardon, per tracciare una pista provvisoria, dove si potrà transitare, mentre si lavorerà per la riqualificazione della viabilità esistente che raggiunge la finish area di Rumerlo. Il cantiere è ripreso dopo il blocco di un paio di mesi per l’emergenza Covid-19.
La viabilità di Gilardon sarà migliorata, saranno tolte alcune strozzature e le curve pericolose e strette, così da consentire il passaggio anche dei grandi mezzi che dovranno allestire il parterre d’arrivo e le zone dedicate alle televisioni. All’ingresso della strada che sale a Rumerlo, dove verrà realizzato anche un sovrappasso per i pedoni, sarà creata un’area di sosta per i bus navette.
Poi gli operai, a salire, interverranno sulle varie curve che saranno ampliate e la prima sarà tolta. Verrà anche creato un passaggio pedonale protetto per garantire la sicurezza ai cittadini che vivono nelle case di Gilardon e ai pedoni e sarà sostituita l’illuminazione. Questa operazione è eseguita da Anas, grazie ad un accordo quadro siglato con il commissario Sant’Andrea.
Lungoboite
Nello stesso accordo, da 15 milioni di euro, rientrano i lavori previsti a Lungoboite che dovrebbero iniziare entro l’estate. Il progetto prevede il miglioramento del ponte Corona, che sarà servito da due rotonde. Una, quella attuale che è davanti all’Alexander Girardi che sarà sistemata, e un’altra che verrà realizzata all’innesto sud del ponte. Sarà poi demolito e ricostruito il ponte Crignes.
Si comincerà con il creare dei nuovi appalcati, dove transiteranno le auto quando si interverrà sui ponti. Il futuro ponte Crignes avrà una portata superiore a quella attuale, e consentirà il passaggio alle corriere, ossia a tutto i traffico turistico di penetrazione che nei picchi stagionali contribuisce a creare gli ingorghi sulla circonvallazione.
Le opere concluse
La maggior parte delle opere previste dal Piano dei Mondiali, che ammonta a 95 milioni 565 mila euro, è già pronta ed è stata inaugurata. Lo scorso inverno sono stati tagliati i nastri della pista intitolata a Lino Lacedelli e della nuova cabinovia del Col Drusciè.

La pista sulle Cinque Torri è stata dedicata a gare ed allenamenti; ha uno sviluppo di 1.500 metri, con una larghezza che va da un massimo di 60 a un minimo di 40 metri, un dislivello massimo di 350 metri e una pendenza massima del 39%, che la rendono particolarmente indicata per allenamenti e gare di qualsiasi tipo e categoria.
Il nuovo impianto, invece, è composto da dieci posti per 47 cabine e una lunghezza di 2.168 metri a coprirne un dislivello di 556. Sul Col Drusciè sono poi stati completati gli interventi sulle piste A e B e si lavora alla nuova area di arrivo delle gare iridate.
Sono stati conclusi gli interventi sulle piste di Tofana e sulla nuova Vertigine, sono stati completati tutti i servizi inerenti fibra, agganci per reti sicurezza e altro che sarebbero stati testati durante le Finali di Coppa dello scorso marzo, annullate per la pandemia.
È stato, infine, posizionato, sempre in Tofana, il nuovo impianto di distacco controllato delle valanghe. Gli operai stanno terminando l’installazione di circa venti campane esploditrici dette O’Bellx, che hanno un sistema amovibile di distacco valanghe a distanza, fondato sull’esplosione di una miscela gassosa idrogeno/ossigeno all’interno di un cono aperto e attivabile da remoto. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi