Riprende il centro diurno a Cavarzano le visite agli anziani verso la riduzione

/ belluno
C’è molta preoccupazione nelle case di riposo in vista dell’autunno, considerando anche l’andamento dei contagi in queste ultime settimane in provincia. E mentre si attende di capire come si muoveranno la Regione Veneto e l’azienda sanitaria per contenere la diffusione del virus nelle rsa, nelle strutture è già partita la vaccinazione degli ospiti contro il pneumococco e ad ottobre sarà avviata la campagna contro l’influenza. Nel frattempo alla Gaggia Lante si lavora per aprire il centro diurno che toglierà personale addetto alla sorveglianza delle visite dei familiari degli ospiti, che saranno così ridimensionate. Di fondo resta sempre il problema della carenza di personale infermieristico e socio-sanitario.
in vista dell’autunno
«Per il momento siamo sempre tutti negativi», commenta l’amministratore unico di Sersa, Paolo Santesso che gestisce la rsa Gaggia Lante di Belluno. Santesso passa poi a parlare del piano sanitario per l’inverno che «prevede per ora soprattutto la campagna vaccinale: pneumococcica adesso e antinfluenzale a ottobre. Le vaccinazioni sono importanti non perché prevengano dal Covid-19, ovviamente, ma almeno per evitare isolamenti non necessari all’interno della struttura».
le vaccinazioni
Ma il problema che tutti gli amministratori delle case di riposo evidenziano è che non è scontato ottenere il consenso del familiare o dell’ospite al vaccino. «Infatti non così scontato avere il consenso, da parte di tutti i familiari, a procedere con il vaccino. E questo crea qualche disagio nel momento in cui si vive in una comunità come quella delle residenze per anziani». Nell’ultimo incontro con il direttore dei distretti, i direttori delle case di riposo hanno portato all’attenzione dell’Usl questa questione che non è di poco conto, chiedendo se si possono prevedere dei percorsi di sensibilizzazione, vista la situazione di emergenza in cui ci si trova, verso la vaccinazione antinfluenzale. Si attende nelle prossime settimane, una indicazione in tale senso.
Se tutti gli ospiti fossero vaccinati, infatti, in caso di sintomi simil influenzali si potrebbe escludere la presenza del virus influenzale, puntando direttamente al coronavirus e quindi attivando, con quasi assoluta certezza, tutte le procedure di isolamento per evitare contagi.
il centro diurno
Alla Gaggia Lante, intanto, si sta lavorando in vista di una prossima apertura del centro diurno che «però produrrà, come necessaria conseguenza, una riduzione delle forze a disposizione per le visite dei parenti agli anziani residenti». Anziani che da febbraio, aggiungiamo noi, non possono godere di una carezza, di un abbraccio e di un contatto fisico con i loro parenti. Situazione certamente non irrilevante per persone anziane e già lontane dagli affetti.
«Le visite agli anziani saranno ridotte con la riapertura del diurno», continua Santesso, «se non cambiano le regole regionali per le visite. Ma non ci sono segnali in tal senso per ora. Si tenga conto che adesso siamo in grado di garantire visite bisettimanali a tutti i residenti». Sospese, ancora, le attività ricreative per gli anziani che vengono svolte dagli stessi operatori che si occupano delle visite parentali. «Resta il problema del personale. Temiamo prossime uscite importanti. Sono nostri i prossimi cinque operatori nella lista dell’Usl e probabilmente molti infermieri parteciperanno al recente bando di selezione indetto da azienda Zero», conclude Santesso. —
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