Rinnovato il piano di riassetto economico forestale
LIMANA
Il Comune rinnova il piano di riassetto economico forestale. Si tratta di un documento importante finalizzato alla gestione dei 495 ettari di proprietà silvo pastorali dell’ente e che dice quanto legname si potrà prelevare, in che zona, con quali tempistiche e via dicendo. In sostanza, una pianificazione generale studiata nei dettagli. Il piano di Limana era scaduto nel 2018 e la richiesta di rinnovo era già stata inoltrata al termine dell’anno all’Um Valbelluna, poiché le tempistiche sono lunghe dal punto di vista burocratico. In questi mesi del 2020 la giunta De Zanet ha però deciso di sospendere la pratica, perché la Regione ha emanato un bando per la revisione completa del piano, il cui costo complessivo sarà di 13mila euro. Il Comune ha quindi deciso di partecipare, ricevendo risposta positiva proprio nei giorni scorsi: la Regione finanzierà quindi circa il 75% del piano, versando 9mila euro. Ad occuparsi della redazione sarà Orazio Andrich, presidente dell’Ordine dei Dottori forestali in provincia.
«Quella della revisione del piano sarà un’attività fondamentale», spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Alex Segat, «dopo quanto accaduto con Vaia, che ha stravolto interi territori. Decideremo quindi come agire e cosa fare degli ultimi schianti che permangono sul nostro territorio, così come della parte boschiva rimasta illesa, studiando inoltre piani di prevenzione per tutelarci da possibili danni idrogeologici».
Il nuovo piano entrà in vigore a breve e durerà dodici anni. Sempre per quanto riguarda il settore forestale, il Comune sta lavorando alla creazione di una nuova strada di collegamento di circa 800metri tra Malga Van e Malga Pianezze, il cui cantiere verrà affidato all’Um Valbelluna e completato tra circa venti giorni.
«Punteremo ad allargare il vecchio tratto», conclude Segat, «che sarà così reso camionabile, realizzando in alcuni punti un muro di sottoscarpa e pavimentazione in calcestruzzo per le rampe più pendenti, favorendo il transito in sicurezza. La nuova farà si che i carichi pesanti non siano più costretti a transitare sul tratto che corre sopra la frana». —
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