Rincari, Fiom: «A rischio la tenuta sociale»
BELLUNO. Rincari a raffica per questo 2013 appena iniziato. Il canone Rai passa da 112 a 113.5 euro, i francobolli per le lettere aumenteranno di 10 centesimi, di 30 centesimi le raccomandate. Il canone annuo del Bancoposta sale da 30.99 euro a 48. Crescono anche i pedaggi autostradali: sulla rete curata da Autostrade per l’Italia (A27) l’incremento è di 3.47% mentre sulle tratte di Autovie Venete Spa (A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine Sud e A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano, oltre alla A57 ex tangenziale di Mestre e al raccordo RA 17 Villesse - Gorizia),l’incremento è pari a 12.63%.
Insomma, il salasso è assicurato per il 2013, tanto che le associazioni dei consumatori parlano di oltre 1400 euro all’anno di aumenti di tariffe per famiglia. E di fronte a questa prospettiva il sindacato lancia l’allarme. «Il problema è la tenuta sociale», sbotta Luca Zuccolotto, segretario della Fiom Cgil. «Tutti questi aumenti non fanno altro che mettere in difficoltà i soliti noti e così poi la gente non riuscirà più a pagare le bollette e allora cosa succederà? Qui serve un rilancio serio dell’economia e del lavoro, non è pensabile che a pagare siano sempre gli stessi, i piccoli risparmiatori e i lavoratori. Nella nostra provincia abbiamo diversi nodi ancora da sciogliere per capire se potremo ripartire quest’anno con nuovo slancio», precisa Zuccolotto.
I nodi a cui si riferisce il segretario dei metalmeccanici sono quelli dell’Acc di Mel. «Dobbiamo riuscire a capire cosa succederà. Il prossimo appuntamento è quello di metà gennaio al Mise, mentre prima i vertici dell’azienda incontreranno i possibili acquirenti. Comunque non appena avremo qualche notizia informeremo i lavoratori». C’è poi la questione aperta dell’Invensys: «Attendiamo da mesi un incontro con Regione, Provincia e Prefetto per vedere cosa si può fare per evitare la chiusura totale dello stabilimento ma ancora non abbiamo avuto nessun appuntamento. Ma quello che preoccupa è che ci sono tante piccole imprese che stanno chiudendo. E la questione è che tra tutti quelli che perdono il lavoro solo pochissimi riescono a trovare una nuova occupazione. E allora queste persone quale futuro avranno? Come si manterranno? La situazione è davvero grave».
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