Riapre il rifugio Col d’la Tenda chiuso d’estate da quattro anni

Il Comelico e Sappada al lavoro per rilanciare l’offerta turistica all’insegna del marchio “Alte Dolomiti” I visitatori troveranno sistemato il balcone panoramico affacciato sulle cascate del Pissandolo

COMELICO SUPERIORE. Il Comelico e Sappada, senza piangersi addosso e aspettare miracoli, rilanciano in grande stile l’offerta dolomitica. Il segno di un’inversione di tendenza? La navetta promossa nell’ambito del nuovo marchio “Alte Dolomiti”, che collegherà Sappada a Comelico Superiore, attraversando tutti e sei i comuni, per presentare al turista un’unica offerta. Ogni sindaco, con i propri collaboratori e soprattutto con il volontariato, sta perfezionando nuove iniziative spesso armonizzate dall’Unione montana.

Ecco, dunque, che Comelico Superiore, in attesa del collegamento sciistico con la Val Pusteria (2017/18), ha contribuito a far riaprire quest’estate il rifugio Col d’la Tenda, con il relativo impianto di risalita. Era chiuso, d’estate, da quattro anni: quasi una “bestemmia” in campo turistico, ma oggettivamente mancano i presupposti economici. Confidando nella ripresa, le proprietà, supportate dall’amministrazione comunale, hanno deciso di tornare in scena. Tra l’altro, ai piedi della salita si è insediato anche un affitta-bici, quindi si potrà salire con la mountain bike in seggiovia e dalla cima partire all’avventura lungo sentieri che il volontariato, sempre in collaborazione con il Comune, ha segnalato e messo in sicurezza. Ma i turisti troveranno anche un’altra novità: la sistemazione di quel balcone panoramico che dà sulle cascate del Pissandolo, lungo la statale che porta al passo Monte Croce Comelico.

L’Anas sta concludendo i lavori sul ponte e di sistemazione delle vicinanze. «Il Comune», come anticipa il sindaco Marco Staunovo Polacco, «provvederà all’arredo urbano, staccionate in larice e panchine. Automobilisti, motociclisti e appassionati di mtb, sempre più numerosi, potranno sostare e, finalmente, godersi in condizioni di comodità il panorama. Non mancheranno, infatti, i parcheggi: finora le auto venivano disseminate lungo la strada. Per rendere il territorio comunale ancora più accogliente, Staunovo Polacco ha di nuovo invitato i residenti a falciare i prati e a pulire i dintorni delle case.

Lo fanno già nove residenti su dieci. Probabilmente il Comune emanerà un’ordinanza che darà un termine a tutti, in particolare a chi non provvede allo sfalcio, per concludere l’opera. In caso di necessità (anziani, malati, disabili) subentreranno i volontari. L’amministrazione ha deciso anche di dare il via al primo stralcio di recupero di alcune aree di particolare valore naturalistico, fra l’altro attrezzandole perché vi possano sostare i turisti. «È comunque strategico», afferma il sindaco di Comelico Superiore, «che l’offerta del Comelico e di Sappada sia unitaria. Da qui il marchio “Alte Dolomiti” che i Comuni presenteranno quanto prima in incontri pubblici».

Coordinatore è Manuel Piller Hoffer, sindaco di Sappada. La Regione ha già assicurato il proprio sostegno.

Francesco Dal Mas

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