ReBo: tornerà presto a rombare la tipo 03

Auronzo. Il prototipo progettato da Bombassei nel 1979 è in restauro: gareggerà tra le auto storiche
Di Roberto Bona

AURONZO. A quarant’anni dalla realizzazione artigianale della prima ReBo, torna a rombare la tipo 03. La vettura sport prototipo auronzana, progettata nel 1979 dal genio Renato Bombassei e portata in gara da Glauco Buttazzoni, Walter Zampieri, Mario Forlani e Francesco Di Nicola, uscirà quest’anno dallo stato di semi abbandono nel quale era piombata da tempo per l’incuria di proprietari poco appassionati. Da qualche settimana, nell’officina-atlier di Davide Melandri, il “mago” telaista romagnolo che cura con passione e competenza anche il gioiello di Mario Forlani (la ReBo 05 Bmw, ammiratissima su tutti i campi di gara), fervono i lavori di restauro del prototipo che nella stagione ormai alle porte sarà al via in alcune cronoscalate storiche. Proprio Mario Forlani, il maggiore conoscitore delle vetture cadorine, spiega cosa sta accadendo sulle rive del lago di Santa Caterina: «Con Davide stiamo seguendo i lavori sulla ReBo 03. Il telaio è stato spannellato, sabbiato e riverniciato ed ora è pronto per la pannellaura. Le carrozzerie sono già state riverniciate», aggiunge, «mancano solamente le fasce bianche che riproducono i suoi colori originali, quelli del debutto ad Orvieto con Zampieri».

Quando progettò la ReBo 03 Renato Bombassei partì dalla vasca della tipo 02, vettura ispirata alla Lola, per ricavarne una vettura barchetta, ma con il roll-bar chiuso. Inizialmente si manifestarono problemi di surriscaldamento che furono risolti tutto sommato abbastanza celermente modificando le prese d’aria. Quando, per le difficoltà di adattamento alla guida di Buttazzoni, Walter Zampieri venne “promosso” da meccanico a pilota della ReBo 03, la sport cadorina iniziò a far parlare di sé con il quarto posto di classe guadagnato ad Orvieto, due partecipazioni alla Trento-Bondone, qualche apparizione notturna in pista a Misano e il terzo posto di classe nella salita della Val Martello. Da questa stagione il cammino riprende; nella speranza di arrivare a ottenere risultati di una certa qualità, in linea con le speranze e la passione di chi su questa vettura crede da sempre.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi