Rapite e rilasciate le sagome dei Beatles

BELLUNO. Rapiti e ritrovati. La sagoma di John Lennon è stata rinvenuta vicino alla chiesetta di San Liberale, mentre quella di George Harrison al parco Arcobaleno, nel quartiere di Cavarzano. O viceversa, in fondo non fa questa grossa differenza. Paul Mc Cartney e Ringo Starr non si erano mossi da quella composizione tratta dalla copertina di Abbey Road. Quella in cui i Beatles attraversano la strada e Mc Cartney è stranamente e piedi nudi. I due cartonati erano stati presi in ostaggio domenica, in piazza Vittime di via Fani, dopo il concerto del gruppo che risuona i pezzi dei Beatles. Era il gran finale della tre giorni di Belluno Submarine, la manifestazione allestita dal Comune. A parte la pioggia, tutto era andata bene fino a sabato, quando i quattro scarafaggi di Liverpool erano parcheggiati nell'isola pedonale davanti a Porta Dante. A pochi metri dal mercatino e dal bus londinese a due piani, riadattato a pub. I guai sono cominciati quando la festa si è spostata a Cavarzano. I due beatles hanno fatto la fine dei sassi dell'allestimento »Resistere per Ri/esistere». Qualcuno se li è portati via.
Allarme a Palazzo Rosso, alla fine del consiglio comunale di lunedì e mobilitati vigili urbani e carabinieri. Ieri mattina il ritrovamento. Prima Lennon e poi Harrison, che in un primo momento sono stati portati alla caserma di viale Europa e poi nei magazzini comunali.
Valore poco più di zero, ma è il gesto che ha dato fastidio. Massaro si era detto «sorpreso e addolorato», quando ci si è accorti dello strano rapimento. Non è possibile che a ogni manifestazione pubblica sparisca qualcosa è il senso della sua protesta. Ieri era più sollevato, certo ci sarà da riflettere sulle prossime iniziative. Intanto, il comandante della Polizia locale, Gustavo Dalla Ca' cerca di sdrammatizzare e butta lì una battuta: «E' positivo il fatto che li abbiamo ritrovati sani e salvi. Magari Lennon stava vivendo uno di quei periodi mistici e ha fatto un salto a San Liberale per una preghiera. Scherzo, naturalmente, però non so davvero cos'altro potremmo fare. Tutte le volte che si organizza qualcosa per ravvivare la nostra città, succede qualcosa di sgradevole. C’è da cominciare a preoccuparsi, anche perché c’è sempre qualcuno pronto a sostenere che a Belluno non succede mai niente. Se tutte le volte che il Comune mette insieme una bella festa, ci ritroviamo a contare dei danni p ci sono dei furti, va a finire che gli passa la voglia e non si fa più nulla ». (g.s.)
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