Rapina a mano armata da Pasa c’è l’associazione a delinquere

Gigi Sosso

bORGO VALBELLUNA

Un’ associazione a delinquere per rapinare gli orafi a Lentiai. E anche per rubare in tante abitazioni private. Una banda, formata prevalentemente da latinoamericani, che aveva nel colombiano Nelson Dario Sierra Hurtado, detto “el Gordo”, un capo riconosciuto. È “il ciccione” che dirigeva l’attività dei complici e comprava armi, auto e cellulari, per mettere a segno i colpi nel Bellunese, ma non solo.

Chiesto il rinvio a giudizio per lui; i connazionali Paola Andrea Montoya Sepulveda, Jefferson Giovanny Ospina Hurtado, Nestor Alberto Chavez Carrero, William Leonardo Mora Cabrera e Diego Steven Perez Carrillo; i messicani Raoul Roman Reyes Ordonez ed Elvis Solis Galindo; il costaricense Alejandro Ramirez e il friulano Ulderico Gizzo, che si occupava di segnalare i movimenti delle macchine delle vittime, consultando abusivamente l’archivio nazionale dei veicoli al Dipartimento Trasporti di Udine.

Otto su dieci sono difesi dall’avvocato Mauro Gasperin, mentre gli altri due da Manola Lise e Monica Casagrande. Udienza il 5 novembre. L’episodio più grave è la rapina a mano armata di Lentiai, che il 24 settembre 2015 non era ancora Borgo Valbelluna. Secondo la Procura, quella mattina c’erano Reyes Ordonez, Solis Galindo, Sierra Hurtado, Ramirez e ancheRobayo Paez Wilson, la cui posizione è stata stralciata. Con bastoni e pistole, hanno colpito, minacciato e rapinato due rappresentanti orafi di Sandrigo (Vicenza), accanto alla gioielleria Pasa. Rubate due valigette con dentro campionario per 250 mila euro e la macchina Volkswagen Passat, compresi i documenti. I due hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici per una prognosi di 15 giorni a testa. Bottino importante.

Ma la banda aveva tentato di rapinare anche due orafi a Oderzo, dopo un pedinamento. Entrambi sono riusciti a entrare alla gioielleria Crespan. I furti sono avvenuti in una casa a Palmanova (computer e contanti); in un’altra di Asolo (due biciclette); poi spostamento a San Fior (portatile, videocamera e borse firmate), infine a Istrana (gioielli). I più presi di mira sono cittadini cinesi. —



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