Raccolti 1500 euro da donare ad Amatrice

CALALZO. Obiettivo raggiunto. Anzi, triplo obiettivo: sensibilizzare sul tema del riciclo e contro lo spreco alimentare, aiutare le popolazioni colpite dal terremoto ad Amatrice, riscoprire il piacere di stare insieme in piazza. È un bilancio positivo quello della cena “#IoNonSpreco”, organizzata dal Comune di Calalzo e dall’Unione Montana Centro Cadore, in collaborazione con il Gruppo Natura e Sport.
«Abbiamo servito 160 pasti e i canederli avanzati sono stati dati con un’offerta libera», spiega il sindaco Luca De Carlo. «Ad Amatrice potremo fare una donazione di circa 1.500 euro, che saranno versati con bonifico nell’Iban attivato dal Comune di Amatrice stessa».
«Mi sarei aspettato qualche persona in più vista la valenza della serata», continua, «ma eravamo comunque in tanti e ringrazio tutti coloro che hanno partecipato. Siamo felici, nel nostro piccolo, di aver contribuito ad aiutare popolazioni in difficoltà».
E “#IoNonSpreco” è stata una vera e propria “cena del riutilizzo del cibo”, in cui sono stati dati esempi pratici di virtuosità alimentare. L’iniziativa si è collocata all’interno del progetto “Buoni oggi e anche domani!”, lanciato qualche mese fa, anticipando l’entrata in vigore della legge nazionale, proprio dall’Unione Montana Centro Cadore, che all’inizio di luglio ha cominciato a distribuire ai ristoratori degli otto Comuni dell’Um le “family bag”, le borsette con cui i clienti possono portare a casa il cibo non consumato.
Martedì sera sono state servite pietanze preparate con cibo “avanzato”, richiamando la tradizione e le ricette dei nostri avi e nonni, “condite” con un tocco di contemporaneità: come antipasto, un tortino di pasta con ragù, seguito da un primo a base di canederli, pane e, per dessert, una torta con ingredienti di recupero. Non è mancata la frutta. «Tutte le persone che hanno preso parte alla cena hanno fatto i complimenti per la cucina», dice ancora De Carlo. «Un grazie di cuore va alle due cuoche Gioi D’Agostini ed Erica Scarton, ai tanti volontari che ci hanno aiutato (con alcune “new entry”), all’Enaip che ha messo a disposizione le cucine professionali, al Panificio Da Vià di Domegge, al Forno De Tony di Calalzo e all’A&O di Cesare Passuello, che ci hanno fornito la materia prima». (m.r.)
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