Raccolta da record per la noce feltrina, il consorzio punta al rilancio

Dopo la morte di Giusti il timone è passato a Tiziano Fantinel.

Due quintali di prodotto in vendita alla Fiera di san Matteo

Raffaele Scottini

Annata d’oro per la produzione di noci e grande voglia di ripartire del consorzio della noce feltrina, dopo la scomparsa dello storico presidente Valerio Giusti, scomparso nel 2020. Fu lui nei primi anni 2000 il principale promotore della riscoperta della Fiera di San Matteo, di cui la noce di Feltre è il simbolo, oltre a riunire tutte le eccellenze agroalimentari quali pom prussian, fagiolo di Lamon, castagno e morone del Feltrino, vini tipici, formaggi di malga e di latterie cooperative, patate, zucche e via dicendo.

E proprio dalla manifestazione che nel week-end chiuderà il calendario estivo e autunnale delle rassegne agricole del territorio, il sodalizio guidato adesso da Tiziano Fantinel si rilancia e pensa al futuro. «È stata un’annata eccezionale per la produzione di noci, dopo anni in cui ce n’erano pochissime», esordisce il nuovo presidente del consorzio della noce feltrina Tiziano Fantinel. «Alla festa di San Matteo porteremo un paio di quintali in sacchettini da chilo. La fiera è un punto per vendere le noci degli attuali soci e per dire a tutte le persone che ne hanno di avvicinarsi al consorzio, facendo capire che siamo ripartiti e cercheremo di dare loro un sostengo sia dal punto di vista tecnico che poi eventualmente anche commerciale».

Durante il periodo invernale il sodalizio lavorerà sull’organigramma con uno sguardo sopratutto in prospettiva, più che a quest’anno che ormai è agli sgoccioli. Una riorganizzazione complessiva facendo la conta dei soci attivi per presentarsi alla stagione 2023 con un consiglio direttivo ricostruito. Si penserà anche all’aspetto commerciale, per riattivare il collegamento con gruppi di acquisto e punti vendita che cercano la noce feltrina.

«Valerio Giusti era un uomo-consorzio, è impossibile che una persona vada a sostituire quello che faceva lui, ma serve una squadra in cui ognuno si occupi di un aspetto», commenta il nuovo presidente. Nei prossimi mesi inoltre verranno organizzati incontri con tecnici ed esperti per spiegare come curare le piante, coltivarle e fare in modo che si mantengano nel miglior modo possibile.

«Stiamo cercando di costruire collaborazioni per dare una struttura solida al consorzio. Ad esempio abbiamo avuto contatti con i componenti del consorzio di Bleggio, in Trentino, che sono disponibili ad aiutarci, raccontando il loro percorso di valorizzazione delle varietà locali», dice Tiziano Fantinel. Che aggiunge: «Vogliamo creare una buona sinergia con gli altri consorzi di tutela della zona per promuovere tutti assieme un paniere dei nostri prodotti, che si aiutino vicendevolmente».

L’obiettivo è anche di migliorare la varietà della noce feltrina. «In primavera partiremo con un progetto di semina, individueremo le piante madri e faremo degli innesti. Una cosa che finora non è mai stata fatta nel consorzio, ma diventa fondamentale per dare una pianta di qualità», dice il presidente del consorzio. «Avremo la consulenza di figure come Serena Turrin dal punto di vista tecnico e Mario Calvi che si occuperà della selezione dei noci», sottolinea Tiziano Fantinel. «Cerchiamo di mettere in piedi questa catena di produzione di piantine, che sono molto richieste perché tante persone vorrebbero piantarsi il noce. Però cerchiamo di dare un noce che abbia certe caratteristiche e quindi una certa qualità».

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